Val Marecchia, nuova gestione condivisa
| ANCONA - LAssessore Giaccaglia spiega gli immediati possibili effetti positivi del Protocollo dIntesa fra enti locali
Il 17 e 18 dicembre si svolgeranno le votazioni per il referendum nella Val Marecchia, per confermare o meno l’appartenenza di parte di questo territorio alle Marche o transitare sotto la giurisdizione dell’Emilia Romagna. Si tratta di una realtà di sette piccoli Comuni che, trovandosi ai confini della nostra regione, mostra interesse ad essere inseritA nella Provincia di Rimini sperando di ottenere una serie di ricadute positive di carattere economico e di servizi infrastrutturali.
Queste sono le motivazioni dei promotori del referendum che si terrà nei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello. Nei giorni scorsi si è svolta a San Leo una riunione tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Gianni Giaccaglia, gli amministratori dei Comuni citati e i cittadini per sviluppare ulteriormente il pensiero sulle problematiche del territorio.
L’attenzione si è incentrata sul Protocollo d’Intesa che verrà sottoscritto congiuntamente dalla Regione Marche, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Pesaro Urbino e dalla Provincia di Rimini. In tale documento è prevista l’istituzione di una conferenza delle autonomie della Val Marecchia per concordare la gestione condivisa dei servizi nel territorio. In tale ambito l’Ospedale di Rimini è individuato come struttura di riferimento per tutto il territorio, così come è previsto il potenziamento di quello di Novafeltria.
Anche le infrastrutture viarie con miglioramento delle sedi stradali esistenti verranno curate con priorità, così come verrà migliorato il collegamento tra la Statale e l’Autostrada A14. “Queste importanti decisioni – ha sottolineato Giaccaglia – sono la dimostrazione che esiste, alla luce della constatata carenza dello sviluppo attuale del territorio montano, una precisa volontà che trova conferma nel Protocollo d’Intesa di voltare pagina.
Anche lo Sviluppo, il Turismo, la Cultura saranno promossi attraverso un distretto interregionale che consenta ai Comuni dell’Alta Val Marecchia di cogliere tutte le possibilità di crescita che si creano nel sistema turistico riminese”.
Indipendentemente dall’esito della votazione referendaria, per i sette Comuni montani marchigiani inizia con la gestione condivisa del territorio, una nuova pagina dello sviluppo che potrà rapidamente colmare quelle lacune che si sono create nel tempo e che stanno alla base della protesta.
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26/11/2006
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Betto Liberati