Denuncia ai Carabinieri e fa arrestare una coppia che lo ricattava
San Benedetto del Tronto | L'imprenditore edile con sede a Monteprandone era arrivato a pagare circa trecentomila euro di "pizzo". Fondamentale la sua deposizione.
di Carmine Rozzi

Dopo aver pagato circa trecentomila euro di “pizzo” un imprenditore edile residente ad Ascoli Piceno con attività a Monteprendone non ce l’ha fatta più e si è rivolto sia ai Carabinieri di San Benedetto che al Dott Monti Sostituto Procuratore di Ascoli. L’estorsione aggravata e continuata con aggiunta di minacce fisiche e materiali che durava da alcuni mesi era stata perpetrata da D.R un pluripregiudicato 48/enne di origine campana residente a Macerata e dalla sua complice M.R.C, 59/enne di origine foggiana residente a Monteprandone.
I due, dietro minacce sempre più assidue e pesanti, erano riusciti a pretendere una taglia mensile di circa 50 mila euro dal malcapitato e visto la sua attività nel campo edile anche la cessione di alcuni appartamenti dietro la stipula di contratti d’acquisto fittizi con l’uso di un prestanome. Nel circondario di Monteprandone i Carabinieri hanno individuato e perquisito alcuni capannoni sospetti risultati poi essere le basi per la coppia.
All’interno degli stessi, oltre a macchine di grossa cilindrata, sono stati rinvenuti e sequestrati 150 mila euro in titoli bancari, 137 mila euro in contanti e un considerevole ammontare di materiale di ogni genere : da viveri alimentari, a prodotti elettronici, schede per i telefoni cellulari e 37 proiettili “incamiciati” che presumibilmente erano spedito ad intervalli regolari al ricattato per intimorirlo.
Il D.R. ritenuto elemento molto pericoloso non primo a fatti del genere è stato rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto con, tra le altre, l’accusa di “minacce e ricatti a fini di estorsione” Stessa sorte è toccata alla sua complice che è stata associata alle carceri femminili di Castrogno nel teramano.
”Questa è l’ennesima dimostrazione – ha sottolineato il Capitano dei Carabinieri Vaccarini – che denunciando senza timori fatti del genere si fornisce alle forze dell’ordine un arma fondamentale per combattere la delinquenza in genere e stroncare sul nascere comportamenti che non hanno nessuna attinenza con il tessuto sociale della nostra provincia”
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25/11/2006
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