Atti vandalici in corso Umberto
| MACERATA - Il sindaco: un gesto inqualificabile
A pochi giorni dall’inaugurazione, in programma domenica 26 novembre, corso Umberto è stato oggetto la notte scorsa di atti vandalici. Ad essere presi di mira sono stati un palo dell’illuminazione e un cestino portarifiuti posti all’altezza della Banca nazionale del lavoro, sul lato est, che sono stati imbrattati con vernice spray. Asportate, inoltre, delle piante che ornavano un’aiuola adiacente agli arredi danneggiati.
“Un atto inqualificabile – hanno commentato il sindaco Erminio Marinelli e l’assessore ai Lavori pubblici Marco Pipponzi – nei confronti di un’opera appena rimessa a nuovo e pagata con i soldi dei cittadini”. Sul fatto il Comune inoltrerà una denuncia contro ignoti all’autorità competente.
Il sindaco si è detto “sconcertato per un gesto che denota mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico e per il lavoro altrui” e ha annunciato che “è intenzione dell’Amministrazione comunale potenziare il controllo del territorio attraverso impianti di videosorveglianza”, peraltro già installati lungo corso Umberto.
“Invito i cittadini – ha detto il sindaco Marinelli – a rispettare questa come le altre opere pubbliche, che in quanto tali appartengono alla collettività, e mi auguro che atti di questo genere, nei confronti dei quali non si può che rimanere sconcertati, non si ripetano più”.
“Un atto inqualificabile – hanno commentato il sindaco Erminio Marinelli e l’assessore ai Lavori pubblici Marco Pipponzi – nei confronti di un’opera appena rimessa a nuovo e pagata con i soldi dei cittadini”. Sul fatto il Comune inoltrerà una denuncia contro ignoti all’autorità competente.
Il sindaco si è detto “sconcertato per un gesto che denota mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico e per il lavoro altrui” e ha annunciato che “è intenzione dell’Amministrazione comunale potenziare il controllo del territorio attraverso impianti di videosorveglianza”, peraltro già installati lungo corso Umberto.
“Invito i cittadini – ha detto il sindaco Marinelli – a rispettare questa come le altre opere pubbliche, che in quanto tali appartengono alla collettività, e mi auguro che atti di questo genere, nei confronti dei quali non si può che rimanere sconcertati, non si ripetano più”.
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21/11/2006
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