Giorgio Fiori, coordinatore del Comitato Cittadino per il Casinò aveva già da tempo asserito che con il nuovo Governo Prodi si sarebbero riaperte le speranze di addivenire finalmente ad una legge autorizzatoria di nuove Case da Gioco.

E così dopo alcuni mesi di apparente silenzio (in cui però né Fiori, né l’intera dirigenza dell’ANIT - l’Associazione che raggruppa i 20 Comuni candidati a Sede di Casinò tra cui San Benedetto del Tronto sono rimasti con le mani in mano facendo istanze e pressioni a tutti i livelli soprattutto nei confronti del Ministro Bersani), si torna a parlare di Casinò, proprio in occasione dell’approvazione della Legge Finanziaria e questa volta potrebbe essere davvero quella buona. Infatti al taglio degli emendamenti della Finanziaria proposto da Governo e Maggioranza, a cui ha aderito anche l’opposizione, sono sopravvissute circa 200 richieste di modifica ed in particolare, nella deregulation che sta caratterizzando l’intero comparto dei giochi, sono state inserite proposte che riguardano l’apertura di nuovi Casinò, oltre al gioco ondine, apparecchi da intrattenimento e lotto.

Entrambi gli emendamenti (l’uno dell’Onorevole Alberto Giorgetti e l’altro a firma degli Onorevoli Giudice, Carlucci, Garagnani e Calmieri) ripropongono la possibilità di aprire nuove Case da Gioco (una ma anche due per Regione) per finalità occupazionali e turistiche, dando priorità dunque alle località con vocazione prettamente turistica come appunto San Benedetto, che dunque, anche in questo caso, conserva quella pole position, conquistatasi con non poca fatica, nell’ultimo decennio.

“Già negli anni passati proposte autorizzatorie di nuove case da gioco sono state inserite nella Finanziaria ma poi sono sparite nel nulla negli atti finali – ha commentato Giorgio Fiori – ma questa volta sono sicuramente più fiducioso poiché la volontà politica, in questa era di liberalizzazioni, è molto più predisposta di quanto lo sia stata in passato, a mettere finalmente la parola fine a questa assurda contraddizione solo italiana, che vede il codice penale vietare il gioco d’azzardo, ma nel contempo si tollerano (e da oltre settant’anni) 4 case da gioco ufficiali”.