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In arrivo il Survivor Box

| FALCONARA - Una mascherina anti-smog e un cornetto portafortuna, in risposta al Kyoto Box fornito dall’Api.

Una mascherina anti-smog e un cornetto portafortuna: questo il provocatorio contenuto del “Survivor Box” che, in risposta al Kyoto Box fornito dall’Api, il Coordinamento dei Comitati per la Difesa del Territorio metterà a disposizione di tutti coloro che, partecipando ad Apicontra sabato 11, vorranno sentirsi più sicuri e protetti. In contemporanea con l’apertura della raffineria al pubblico, il Coordinamento allestirà inoltre un presidio presso l'ex caserma U. Saracini di Falconara M.ma.

È alquanto contraddittoria, denuncia il Coordinamento, la scelta dell’Api di donare il Kyoto Box contenente lampade ad alta efficienza, con il progetto di due nuove mega centrali perseverando nella produzione di combustibili e di energia elettrica da fonti fossili (petrolio e metano), responsabili delle emissioni dei gas serra, contro i quali è stato sottoscritto proprio il protocollo di Kyoto!

Una contraddizione, quella insita nel gadget di Apincontra, che non è passata inosservata nemmeno al Grillo nazionale che ha deciso di “pubblicizzare” l’evento nel suo blog, visitato ogni giorno da milioni di persone, invitando cittadini e associazioni a unirsi alla protesta del Coordinamento.

Gli attivisti del Coordinamento sensibilizzeranno studenti e famiglie proprio su tutte quelle questioni che si suppone non verranno affrontate dall’Api. Come ad esempio: che l’area in cui insiste la raffineria è stata dichiarata dalla Regione Marche ad “elevato rischio di crisi ambientale”, che esiste un Piano di risanamento e che tutti noi contribuiamo a pagare gli interventi necessari. Inoltre che a causa dei prodotti lavorati, si sta visitando un impianto “a rischio di incidente rilevante”, che la bassa Vallesina è un sito da bonificare di interesse nazionale e che i cittadini di Falconara, Chiaravalle e Montemarciano sono sottoposti a un’indagine epidemiologica per verificare se esiste tra essi una maggiore incidenza di leucemia e tumori, e stanno ancora aspettando i risultati. E ancora che le due centrali elettriche a metano proposte dall’Api vanificherebbero gli obiettivi del Piano Energetico Ambientale Regionale basato invece sul risparmio energetico, il maggior impiego delle fonti rinnovabili e la generazione distribuita.

Se non bastasse ancora, il Coordinamento informerà della beffa tuttora in atto a danno degli inconsapevoli utenti Enel: con i soldi che paghiamo nella nostra bolletta alla voce A3 per “nuovi impianti da fonti rinnovabili e assimilati” contribuiamo agli affari dell’Api che invece di investire nel sole, nel vento, nell’acqua (le vere fonti rinnovabili) brucia i propri scarti del petrolio.

10/11/2006





        
  



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