Si conclude con le volontarie dimissioni dalla carica di assessore alla cultura l’avventura politica del consigliere Giacomo Maroni.
Dopo la bocciatura in Consiglio comunale, dalla stessa maggioranza, della sua proposta di decurtare un quarto del contributo (11mila euro anziché 15 mila) alle mense scolastiche delle Canossiane e Gaetanine (strutture scolastiche di Porto San Giorgio), Maroni ha deciso di dimettersi chiudendo così questa sua esperienza che in passato è spesso stata al centro di polemiche caratterizzate anche da accesi e intensi scontri ideologici con esponenti di partiti diversi dal suo.

Per quanto riguarda questa faccenda delle mense scolastiche, risulta che solo il Partito Rifondazione comunista era d’accordo in questo progetto, mentre tutti gli altri: Margherita, Verdi, Sdi, Diesse e Repubblicani europei si sono dimostrati contrari. La vicenda non è stata risparmiata da grosse litigate sia all’interno della maggioranza stessa sia in commissione consiliare dove, dopo la proposta dell’ormai ex assessore, c’è stata addirittura l’unione di vedute (in merito alla questione) del centro destra col centro sinistra.

L’epilogo della questione c’è stato Lunedì scorso nel corso del Consiglio in cui ci sono stati scambi di accuse per oltre quattro ore. E’ stato un duro colpo per Rifondazione e la coordinatrice cittadina di esso, Simona Marzioli dichiara:
“ Adesso il nostro consiglio direttivo si riunirà per decidere il da farsi. L’unica cosa che posso dire è che il Consiglio comunale ha dato uno spettacolo indecoroso: che la destra ci attaccasse ideologicamente era pacifico, ma che lo facesse il centrosinistra non ce lo aspettavamo, anche perché noi dell’elaborazione della convenzione con le scuole delle suore non abbiamo mai fatto una questione ideologica, ma solo questione di amministrazione”.