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Il sottosegretario Montagnino ha chiuso la “Settimana della sicurezza sul lavoro”

Ascoli Piceno | “Stiamo lavorando per restituire al lavoro la sua dignità, perchè una società giusta si costruisce sulle garanzie, sui diritti, in ultima analisi sull’affermazione della dignità della persona".

“Stiamo lavorando per restituire al lavoro la sua dignità, perchè una società giusta si costruisce sulle garanzie, sui diritti, in ultima analisi sull’affermazione della dignità della persona”. E’ la sintesi di quanto ha affermato il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale Antonio Michele Montagnino, intervenuto ieri pomeriggio ad Ascoli, nella sala del Consiglio provinciale, per la giornata conclusiva della “Settimana europea per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro” promossa dalla Provincia in collaborazione con Azienda sanitaria, CGIL, CISL e UIL.

“Non vedo conflitti tra l’affermazione dei diritti dei lavoratori e quelli di altri soggetti - ha proseguito Montagnino - per questo riteniamo che si possa costruire un  nuovo modello in accordo con tutte le parti”. Montagnino ha poi ricordato le azioni che, in materia di diritti dei lavoratori, il Governo Prodi ha già reso operative e quelle che stanno per esserlo: dal decreto Bersani (che ripristina alcune garanzie essenziali per i lavoratori puntando a combattere il lavoro nero che troppo spesso significa anche incidenti) all’estensione a tutte le imprese del documento unico di regolarità contributiva (DURC), dallo stanziamento di fondi per la ricerca proprio in materia di sicurezza sul lavoro all’impegno di portare in Parlamento entro la metà di dicembre il disegno di legge delega finalizzato alla redazione di un testo unico delle norme sul lavoro.

Il sottosegretario Montagnino ha parlato al termine di una serie di interventi di esponenti della vita politica e sociale picena: dopo i saluti introduttivi del Presidente del consiglio provinciale Saccuti  (che ha parlato “di una legge 626 per troppi versi ancora inapplicata”) e del Vicepresidente della Provincia Mandozzi (che, come Assessore alla formazione, ha ricordato le innumerevoli azioni portate avanti dalla Provincia in questi anni proprio per intervenire concretamente sul miglioramento delle condizioni dei lavoratori, a cominciare dai corsi di formazione seguiti da 1200 persone e per i quali si investono circa 3 milioni di euro), si sono succeduti al microfono i rappresentanti dei sindacati confederali.

Angelini della CISL ha ricordato le scarse risorse che la pubblica amministrazione destina ai servizi di prevenzione degli infortuni e la poca sensibilità dei giovani lavoratori verso questa problematica. Bianchini della UIL ha chiesto la redazione di un Testo unico in materia di sicurezza che garantisca i lavoratori a rischio ma anche quelli contrattualmente più deboli. Collina della CGIL ha ricordato il dramma che sta vivendo la marineria di S. Benedetto, con tre colleghi probabili vittime del lavoro, ed ha chiesto che si torni a parlare con forza di prevenzione prestando attenzione ai cambiamenti sociali come la sempre più massiccia presenza di lavoratori stranieri.

Dal direttore di Assindustria Vizioli è venuto un appello al Governo affinché non lasci sola la piccola e media impresa, vera spina dorsale del Piceno e dell’Italia intera, e ha puntato il dito contro le norme in materia di appalti che, privilegiando spesso il criterio del massimo ribasso, inducono il sistema a tagliare proprio sulla sicurezza.

La direttrice del Centro locale per la formazione industriale di Ascoli D’Angelo ha portato un esempio pratico di come si muova la Provincia nella formazione dei lavoratori, presentando il corso per operatori socio sanitari appena partito a cui hanno chiesto di partecipare oltre 1400 persone per 25 posti (poi portati a 60): tutte persone che lavoreranno nel mondo della sanità con particolare attenzione agli anziani, un settore dove la richiesta di personale qualificato é in crescita.

Hanno concluso la serie di interventi il Vicepresidente della Regione Luciano Agostini (“la sicurezza sul lavoro non può essere legata alle dinamiche del mercato, è una precondizione, bisogna costruire insieme una nuova etica del lavoro”) e il Presidente della Provincia Massimo Rossi che ha ricordato l’esperienza del tavolo di programmazione provinciale dove questi temi hanno spazio con l’obiettivo di promuovere la qualità complessiva del territorio (che passa dunque anche tramite attività lavorative sicure).

 

31/10/2006





        
  



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