Ascoli sotto tiro: errori a ripetizione degli arbitri hanno penalizzato la compagine bianconera
Ascoli Piceno | Ora il presidente Benigni dovrà farsi sentire nelle sedi opportune per salvaguardare la società e la squadra. Oggi riprendono gli allenamenti in vista della sfida di domenica a Milano contro l'Inter
di Adelino Manni
Visto che l’Ascoli non riesce a vincere sul campo la “palla” passa al presidente Benigni che dovrà farsi sentire nelle sedi opportune. La sconfitta con il Siena, a differenza di quella con il Livorno, non è come dice il proverbio “frutto del proprio sacco”. Chi è stato domenica allo stadio ha visto con i propri occhi quello che è riuscito a combinare l’arbitro Palanca di Roma. Chi non c’è stato al Del Duca ha potuto vedere e rivedere le immagini in Tv. Insomma tutti hanno capito che la sconfitta dei bianconeri è merito dell’arbitro romano. E già è proprio così. A confermare questa tesi non è solo il tifoso sfegatato ma tutti gli sportivi e gli amanti del calcio. Palanca l’ha fatta davvero grossa con decisioni assurde. Ci passi l’espressione più che un arbitraggio è stato un…arbitrato. La differenza però sta nel fatto che l’Ascoli invece di avere punti se li è visti togliere.
Come al solito la voce grossa si fa sempre con i più deboli. Purtroppo quest’anno non è la prima volta che accadono simili episodi. E’ una lunga sequenza a cominciare da Bergamo, con l’Atalanta, dove l’arbitro Bergonzi convalidò due gol irregolari per i bergamaschi. Poi con la Sampdoria con un rigore non concesso all’Ascoli da Mazzoleni. Ad Udine un episodio ancora più eclatante: un gol di Bjelanovic annullato dalla giacchetta nera (gialla o rossa il contenuto è lo stesso) Herberg per un fallo di “confusione in area”. A Roma – storia recente - Rocchi di Firenze ha fatto del tutto per far pareggiare i giallorossi. Il rigore su Totti è stato una bella invenzione. Il pareggio è scaturito da una punizione inesistente e poi, ciliegina sulla torta, Mexes ha segnato in fuorigioco. Ad essere fiscali c’è da dire che nell’occasione del pari della Roma su calcio piazzato di Totti Mexes (sempre lui) ha letteralmente spostato Zanetti creando il buco nella barriera dell’Ascoli.
Tanti episodi che stanno affossando una squadra che di suo ha già tanti problemi rispetto agli avversari. La delusione e la rabbia tra i sostenitori del Picchio aumenta. Domenica è scaturita in una contestazione – tutto sommato civile – nei confronti dell’arbitro Palanca. Una contestazione a cui seguirà - come minimo- una multa.
L’Ascoli purtroppo non ha una grande “cassa di risonanza”. Non può contare su televisioni “amiche” o su una stampa cosi detta di regime. Se quello che è accaduto all’Ascoli fosse capitato a Milan, Inter o Juve allora…apriti cielo.
Non ci resta che sperare in una inversione di rotta. L’Ascoli è pronta a lottare con tutti e contro tutti ma se di mezzo c’è il “palazzo” c’è poco da fare.
Intanto la squadra riprende la preparazione in vista della partita di domenica a Milano con l’Inter . Mister Tesser perde Pesce per squalifica; rientra Nastase che ha scontato il turno di stop. Per quanto riguarda Delvecchio difficile un suo recupero: è più no che si. Da valutare anche le condizioni di Job. Probabilmente si tenterà ad avere disponibile Di Biagio, ultimo ingaggio in casa bianconera.
Come al solito la voce grossa si fa sempre con i più deboli. Purtroppo quest’anno non è la prima volta che accadono simili episodi. E’ una lunga sequenza a cominciare da Bergamo, con l’Atalanta, dove l’arbitro Bergonzi convalidò due gol irregolari per i bergamaschi. Poi con la Sampdoria con un rigore non concesso all’Ascoli da Mazzoleni. Ad Udine un episodio ancora più eclatante: un gol di Bjelanovic annullato dalla giacchetta nera (gialla o rossa il contenuto è lo stesso) Herberg per un fallo di “confusione in area”. A Roma – storia recente - Rocchi di Firenze ha fatto del tutto per far pareggiare i giallorossi. Il rigore su Totti è stato una bella invenzione. Il pareggio è scaturito da una punizione inesistente e poi, ciliegina sulla torta, Mexes ha segnato in fuorigioco. Ad essere fiscali c’è da dire che nell’occasione del pari della Roma su calcio piazzato di Totti Mexes (sempre lui) ha letteralmente spostato Zanetti creando il buco nella barriera dell’Ascoli.
Tanti episodi che stanno affossando una squadra che di suo ha già tanti problemi rispetto agli avversari. La delusione e la rabbia tra i sostenitori del Picchio aumenta. Domenica è scaturita in una contestazione – tutto sommato civile – nei confronti dell’arbitro Palanca. Una contestazione a cui seguirà - come minimo- una multa.
L’Ascoli purtroppo non ha una grande “cassa di risonanza”. Non può contare su televisioni “amiche” o su una stampa cosi detta di regime. Se quello che è accaduto all’Ascoli fosse capitato a Milan, Inter o Juve allora…apriti cielo.
Non ci resta che sperare in una inversione di rotta. L’Ascoli è pronta a lottare con tutti e contro tutti ma se di mezzo c’è il “palazzo” c’è poco da fare.
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