Ds: profonda autocritica di Daniele Fortuna
Fermo | Il consigliere comunale fermano giudica negativamente la mancanza di un confronto interno dopo la sconfitta elettorale, e guarda al futuro: "Ci vuole il partito democratico"
di Pierpaolo Pierleoni
Un forte messaggio autocritico quello che lancia il consigliere comunale Ds Daniele Fortuna. Un invito alla riflessione e ad un attento esame da parte dei Ds di Fermo, dopo la netta sconfitta patita alle elezioni comunali ai danni del centrodestra e del sindaco Di Ruscio, nettamente confermato alla guida della città. Un messaggio ai compagni di partito per rompere il silenzio a suo avviso durato fino ad oggi.
"A cinque mesi esatti dalle ultime elezioni comunali, dove il centro sinistra ha subito una pesante sconfitta, non c’è ancora una seria discussione su quel risultato elettorale, anzi si tende a far finta di niente, come se la sconfitta non ci fosse mai stata. Nel 2001 nei Ds di Fermo ci fu una discussione forte, a tratti anche pesante nei confronti del gruppo dirigente di allora, un atteggiamento per certi versi esagerato e sbagliato, come è altrettanto sbagliato il silenzio di oggi.
"Addirittura - continua ancora Fortuna - alcuni danno la colpa all’elettorato, che non ci avrebbe capito o avrebbe cambiato orientamento politico. Innazitutto è bene ricordare che in democrazia gli elettori hanno sempre ragione, ed in ogni caso questa considerazione non è calzante per la città di Fermo dove il centro sinistra ha vinto in tutte le consultazioni elettorali che ci sono state dopo il 2001, compreso il referendum costituzionale, tranne che nelle ultime elezioni comunali dove c’è stato un giudizio negativo e puntuale degli elettori. Naturalmente non vanno sottovalutati i meriti degli avversari politici ed in particolare di Di Ruscio, che aveva dalla sua, tra le altre cose, la forza di essere il Sindaco uscente".
Da queste basi, parte il tentativo di una riflessione tesa a migliorare la situazione, e magari ad un riscatto nelle future tornate elettorali. "A me, come a tanti elettori del centro sinistra, interessa capire meglio e correggere i nostri errori che, consolarsi sulla presunta forza dell’avversario. Penso per esempio che la città di Fermo abbia in questo momento delle aspettative molto forti, per il fatto di essere diventata capoluogo di provincia. Esse riguardano la crescita, lo sviluppo, le infrastrutture, le opportunità di lavoro per i giovani, la qualificazione e l’estensione dei servizi, aspettative che noi non abbiamo saputo cogliere fino in fondo.
Nella campagna elettorale poi abbiamo sicuramente saputo parlare ai ceti intellettuali, ma non a quelli produttivi, agli artigiani ai commercianti, ai lavoratori, e alle tante periferie cittadine che da sempre attendono risposte ai loro problemi concreti, o se lo abbiamo fatto, lo abbiamo fatto con scarsa efficacia. Poi a livello più strettamente politico la nostra coalizione è apparsa unita solo nella facciata, ma sottotraccia le divisione sono rimaste, ed i peggiori rapporti oggi sono tra le forze riformiste, in particolare tra DS – Margherita, e tra DS- Unione Laica".
Insomma critiche su tutti i fronti, dal target sbagliato in campagna elettorale alla mancanza di unità nel centrosinistra. Unità che, e qui arriva il diessino Fortuna dopo le sue considerazioni sugli errori passati, debbono portare al Partito democratico, come soluzione più forte e più solida per il futuro. "Occorre avere la consapevolezza che senza una forte intesa tra queste forze non ci sarà, in campo, da parte del centro sinistra, un progetto di governo credibile, per la città di Fermo. Il Partito Democratico se a livello nazionale è una opportunità a Fermo è una necessità per uscire da questa situazione di stallo, ed il primo passo in questa direzione potrebbe essere la formazione di un gruppo unico dell’Ulivo in Consiglio Comunale Io non pretendo su questi argomenti di essere depositario di chi sa quale verità, mi piacerebbe però, avere occasioni di confronto nel mio partito e nell’ambito della coalizione, perché di una cosa sono convinto: con il silenzio non torneremo mai al governo della città di Fermo".
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24/10/2006
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