Eolico: comunità di Camerino mostra interesse verso altri due parchi
| CAMERINO - La società Gamesa, leader mondiale nel settore dellenergia con oltre 7mila dipendenti in cinque continenti, opera nelleolico attraverso la ricerca di siti idonei
In prima linea per la ricerca e lo sfruttamento di nuove fonti di energia alternativa. L’impegno della Comunità montana di Camerino, cui di recente la Regione Marche ha affidato la realizzazione e la futura gestione di un parco eolico di interesse pubblico da 40 megawatt, si è rinnovato nei giorni scorsi nel corso di due incontri, l’uno tenutosi presso la sede dello stesso ente comunitario e l’altro in terra spagnola, ai quali ha preso parte il presidente della stessa Comunità montana, Luigi Gentilucci.
L’ente da lui diretto si è così mostrato interessato ad integrare l’impianto eolico regionale di 40 megawatt, già inserito nel Pear, il Piano energetico e ambientale regionale, con due nuovi parchi eolici, di 14 megawatt ciascuno, che la società italiana Gamesa Energia sta sviluppando nel territorio del Comune di Serravalle di Chienti.
La società Gamesa, leader mondiale nel settore dell’energia con oltre 7mila dipendenti in cinque continenti, opera nell’eolico attraverso la ricerca di siti idonei, l’effettuazione di campagne anemometriche, la progettazione di nuovi impianti, il loro corretto inserimento nell’ambiente e nel paesaggio, la realizzazione di parchi eolici e delle relative opere infrastrutturali.
Una volta ultimati i due parchi nel territorio della Comunità montana di Camerino, per i quali al momento sono stati avviati tutti i necessari studi, la stessa società si sarebbe detta disponibile a trasferire la proprietà degli stessi alla Comunità montana attraverso la sua società Valli Varanensi. Un passaggio, questo, che potrebbe ampliare ancora di più la già concreta opera di sfruttamento dell’energia eolica da parte della Comunità montana di Camerino.
“Siamo convinti – sottolinea il presidente dell’ente comunitario, Luigi Gentilucci – che l’eolico sia una risorsa importante per il territorio. Una risorsa da sfruttare e sulla quale puntare. Avere la gestione degli impianti significherà per noi avere nuovi introiti a disposizione.
Disponibilità che, una volta incamerate, ci siamo impegnati come amministratori a reinvestire in sede locale per sviluppare altri interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico, o per la realizzazione di servizi che riteniamo essere indispensabili al mantenimento della popolazione a presidio delle aree montane”. Al nuovo progetto, come a quello della realizzazione del primo parco eolico regionale, prenderà parte da supervisore e garante per l’ambiente anche l’Università degli studi di Camerino.
“Vogliamo coinvolgere più attori locali possibili – sottolinea ancora il presidente Gentilucci – Non vogliamo colonizzatori, gente che vuole sottrarre piuttosto che offrire risorse al territorio. Unicam garantirà la regolarità dell’operazione da un punto di vista paesaggistico e ambientale con il rispetto delle più ferree norme in materia”.
La stessa Comunità montana di Camerino, sempre nei giorni scorsi, ha sottoscritto anche un secondo protocollo d’intesa in tema di energie rinnovabili. Questa volta con l’Inae, ente spagnolo simile all’Enea.
Un accordo, quello sancito in terra di Spagna, che ha rinsaldato il legame già esistente fra l’ente comunitario e il paese di Zapatero. L’Inae, infatti, dagli anni Ottanta ha avviato una serie di iniziative e progetti sulle nuove fonti energetiche e in particolare sull’eolico con la progettazione e la realizzazione di alcuni mega parchi capaci di sfruttare l’energia prodotta dal vento.
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17/10/2006
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