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Variante al piano regolatore, il comune muove gli ultimi passi

| CIVITANOVA M. - Il percorso della variante generale al vigente piano regolatore, redatta dallo studio Secchi-Viganò, ha preso il via sette anni fa.

Con l’adozione delle determinazioni elaborate dal Settore Urbanistica da parte del Consiglio comunale, che ha chiuso l’altra sera una lunga sessione di lavori, si avvia alla conclusione l’iter che doterà Civitanova di un nuovo piano regolatore. La parola finale spetta comunque sia alla Provincia, chiamata a dare il proprio placet sulle deliberazioni del Comune.

Il percorso della variante generale al vigente piano regolatore, redatta dallo studio Secchi-Viganò, ha preso il via sette anni fa. Nel ’99 il Consiglio comunale ha adottato infatti il nuovo strumento di pianificazione urbanistica. Pubblicato e aperto alle osservazioni, prese in esame dall’assise consiliare, il piano è stato trasmesso alla Provincia nel novembre del 2002. Su richiesta avanzata dalla stessa Provincia nel 2003, il Comune ha inoltrato, nell’anno 2005, della documentazione integrativa.

A giugno di quest’anno, al termine della fase istruttoria, la Provincia ha proposto con una propria delibera l’approvazione della variante “Secchi” in subordine ad alcune modifiche. Le prescrizioni sono state prese in esame dall’Ufficio Urbanistica e Pianificazione del territorio del Comune, che ha in larga parte recepito le indicazioni contenute nella delibera e, nel caso di 260 osservazioni, proposto delle controdeduzioni che dovranno ora passare al vaglio della Provincia. La trasmissione del piano all’ente provinciale, che avrà quattro mesi di tempo per esprimere il proprio parere, sarà preceduta da un’ulteriore tappa che prevede l’approvazione da parte del Consiglio comunale degli elaborati grafici a corredo della variante. Sarà questo l’atto finale di competenza del Comune.
La variante che ridisegna la città è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal sindaco di Civitanova, Erminio Marinelli, e dall’assessore all’Urbanistica Massimo Mobili.

“Dopo il piano di ricostruzione del 1947 e il Prg risalente al ’78 – ha detto Marinelli – la variante Secchi rappresenta un valido punto di partenza per la Civitanova del futuro. Il nuovo strumento urbanistico – ha aggiunto - è frutto di un intenso lavoro che ha visto impegnati tutto il Consiglio comunale, la commissione Urbanistica e gli uffici preposti, chiamati negli ultimi mesi ad un compito assai gravoso. Il risultato di questo lavoro è un piano in grado di dare nuovo impulso al territorio”.

Secondo l’assessore Mobili “il nuovo piano guarda soprattutto alla qualità della vita, con molto spazio al verde e un indice di edificabilità piuttosto basso”. Tra i nodi cruciali Mobili ricorda “la tangenziale da nord a sud, prevista come variante alla Statale 16 per rendere più snella la viabilità, il cavalcavia di raccordo tra l’uscita sud della superstrada e lo stadio e il ponte di collegamento che da via Einaudi arriverà a Porto Sant’Elpidio”.

13/10/2006





        
  



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