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Un casa privata come spazio espositivo

| ROMA - Dal 10 al 12 Ottobre 2006 verrà presentata "Private", una mostra che coinvolge gli artisti Emilio Fantin, Norma Jeane, e la coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini

“Private”, fase finale di un laboratorio sviluppato in collaborazione con gli studenti di Architettura della facoltà di Ascoli Piceno, si terrà infatti all'interno di una casa privata che continuerà ad essere abitata e vissuta dalla famiglia proprietaria durante i giorni della mostra, manterrà le sue abitudini e funzioni e diventerà per tre giorni un punto di osservazione sul significato che lo spazio privato assume rispetto alla nozione di spazio formale, generalmente restituita dall'architettura.La famiglia che ospiterà la mostra cercherà di convivere ed integrarsi con una casa diversa, non più spazio intimo ma aperto alla curiosità di estranei, ambienti rielaborati attraverso i progetti nati dalla collaborazione tra famosi artisti del panorama dell'arte contemporanea e gli studenti; i lavori cercheranno di incontrare la quotidianità e ragionare su elementi riconoscibili da tutti.

Punto di partenza di “Private” è la sovrapposizione della quotidianità e della vita domestica con l'arte, che diventa punto di vista da cui leggere lo spazio, evidenziato attraverso la memoria degli oggetti e le dinamiche che si svolgono all'interno. Gli artisti coinvolti lavorano da anni nella sperimentazione artistica contemporanea, collaborando sia con ambienti istituzionali che di ricerca. Le performance, le installazioni e i lavori audio presentati nella mostra evidenziano un rapporto dialettico tra contesto, arte e pubblico, lavorando proprio sulle dinamiche di relazione tra questi elementi. I lavori di Emilio Fantin danno estrema importanza al potere immaginativo, offrono una serie di dispositivi per vedere "ciò che non appare". In “Private” presenta un'installazione intitolata “Psichedelico”.

I video di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini nascono spesso da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare. In altri casi sono invece legati alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana l'esistenza quotidiana. Sono storie raccontate, un diario intimo di forte impatto comunicativo.Realtà e finzione, situazioni paradossali basate su logiche binarie caratterizzano invece il lavoro di Norma Jeane che in “Private” interpreta il concetto di "disagio".

La mostra è la fase finale di un progetto nato all'Università di Architettura di Ascoli Piceno, che da qualche anno, grazie alla collaborazione con l'architetto e artista Maria Chiara Calvani, sviluppa sessioni di ricerca all'interno del Laboratorio di Fondamenti dell'Architettura del I anno, per sperimentare le possibilità di collaborazione e di scambio tra varie discipline. Il progetto di quest'anno ha coinvolto gli artisti in tre giorni di laboratorio dal titolo “Una diversa casa?”, per un confronto tra la progettazione artistica e quella architettonica, partendo da un punto comune: l'unità abitativa.In collaborazione con il musicista Luca Miti, Maria Chiara Calvani ha sviluppato un suo progetto, partendo dal momento che precede il sonno come inizio della sua ricerca, che verrà presentato all'interno della mostra.

Sul catalogo verrà presentato un lavoro sul concetto di privato da parte del giovane artista Alessandro Piangiamore, che creerà una corrispondenza con un intervento all'interno dello spazio.Per informazioni: Flavia Garzella, tel. 339 3771613 flavia_garzella@hotmail.com; Benedetta Di Loreto, tel. 349 3281766 benedettadiloreto@hotmail.com; Athena Panni, tel. 335 6693417 athenapanni@gmail.com.

Si ringraziano: Università di Camerino - Facoltà di Architettura Provincia di Ascoli Piceno; CUP-Consorsio Universitario Piceno; Comune di Ascoli Piceno; Comune di Acquasanta; Comune di Grottammare e Comune di Spinetoli.

01/10/2006





        
  



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