Precisazioni dellassessore Giaccaglia ad articoli della stampa sul Pear
| ANCONA - Pear, va sottolineato è un piano di indirizzi.
L’assessore regionale all’Energia, Gianni Giaccaglia, interviene all’indomani dell’incontro-dibattito sul Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear), tenutosi a Pesaro, alla Festa dell’Unità, per smentire alcune affermazioni a lui attribuite e apparse su articoli della stampa locale.
“Intendo precisare – dice Giaccaglia - che alcune mie dichiarazioni apparse sulla stampa non sono affatto veritiere. Non ho mai affermato che le due centrali di San Severino e Falconara ‘vanno fatte’, né che per colmare il ritardo energetico si rende necessario spingere l’acceleratore sui due progetti di Falconara e San Severino Marche”.
“Ribadisco – prosegue Giaccaglia – come ho evidenziato nel testo del mio intervento a Pesaro, che a un anno e mezzo dall’approvazione del Piano si è avuta una risposta apprezzabile da parte degli operatori solo per le fonti rinnovabili mentre non si registrano iniziative concrete per la generazione distribuita che doveva rappresentare uno degli aspetti più qualificanti del Pear”.
“Il Pear, va sottolineato – sostiene l’assessore Giaccaglia - è un piano di indirizzi. Oltre a fornire linee ben definite per l’utilizzo delle fonti rinnovabili locali, individua per contro un percorso da attuare nel corso degli anni per poter raggiungere una situazione di equilibrio energetico al 2015. tale modello produttivo è stato individuato principalmente nei cosiddetti impianti di cogenerazione diffusa, notoriamente di piccola taglia, che potrebbero produrre contestualmente sia energia elettrica da immettere in rete che energia termica da utilizzare in un ambito territoriale limitato (la cosiddetta centrale di distretto).
Ebbene, la cogenerazione distribuita è rimasta praticamente al palo e nessuna iniziativa è stata avviata per realizzare una centrale di distretto. Tenuto conto delle carenze strutturali che le Marche hanno sul fronte dell’erogazione di energia appare evidente che un intervento si rende necessario. Altrimenti si corre davvero il rischio di arrecare un danno alle nostre imprese costrette a reperire energia in maniera sempre più complessa e a costi non quantificabili. La Regione ha il dovere di evitare che questo accada e quindi di garantire una tranquillità operativa alle nostre aziende, nell’ambito, ovviamente, di uno sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile”.
“In ogni caso – conclude Giaccaglia – la discussione sulla verifica del Pear si farà nelle sedi istituzionali deputate”.
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19/09/2006
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Betto Liberati