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Caccia, summit per fare chiarezza sulle recenti modifiche normative

| ANCONA: Si è tenuta ieri, 14 settembre, presso il Servizio Caccia e Pesca della Regione Marche una serie di riunioni da cui sono emerse novità e azioni che riguardano il mondo venatorio.


Si è tenuta ieri, 14 settembre, presso il Servizio Caccia e Pesca della Regione Marche una serie di riunioni da cui sono emerse novità e azioni che riguardano il mondo venatorio.

Presente al completo lo staff politico-dirigenziale ed amministrativo della Regione Marche, rappresentanti delle Province e degli Ambiti Territoriali di Caccia marchigiani nonché delle Associazioni Venatorie, Agricole e Ambientaliste interessate, in primo luogo si è messo a regime esecutivo la realizzazione dell’Osservatorio Faunistico Regionale (O.F.R.), da realizzare in tempi brevi, su cui anche la Provincia di Ascoli e gli Ambiti territoriali di caccia AP1 (Fermano) e AP2 (Ascolano) saranno attori operativi. L’OFR è un organo tecnico scientifico di supporto al Servizio Attività, Ittiche, Commercio e Tutela del Consumatore, Caccia e Pesca Sportiva, nato a seguito dell’approvazione del Piano Faunistico Regionale, con sede operativa presso il Colle San Bartolo (Pesaro).

In secondo luogo, dopo aver evidenziato tutte le criticità e le avversità che hanno caratterizzato l’attuale calendario venatorio regionale, si è fatta chiarezza, per il momento, sullo “storno” che potrà essere cacciato, in deroga, solo nelle forme da appostamento fisso e temporaneo, nelle giornate 17-20-27-30 del mese di settembre nonché dal 1° ottobre al 30 novembre per 5 giorni a settimana, con esclusione del martedì e del venerdì, e dal 1° dicembre al 14 dicembre per 3 giorni alla settimana, a scelta del cacciatore, sempre con esclusione del martedì e del venerdì.

Il prelievo allo storno soggiace al rispetto di un numero massimo giornaliero e stagionale di capi abbattibili fissato in n. 20 e n. 200 per ciascun cacciatore.

La caccia si attua solo nei terreni agricoli siti nei versanti delle aste fluviali marchigiane di seguito riportate, nel raggio di 100 metri da vigneti, uliveti e frutteti specializzati perché in costanza dei frutti pendenti: litorale tra Gabicce e Pesaro; Fiume Foglia; Rio Genica; Torrente Arzilla; Fiume Metauro; Litorale tra Metauro e Cesano; Fiume Cesano; Litorale tra Cesano e Misa; Fiume Misa; Litorale tra Fiume Misa e Fosso Rubiano; Fosso Rubiano; Fiume Esino; Litorale tra Esino e Musone; Fiume Musone; Rio Fiumarella o Bellaluce; Fiume Potenza; Fosso Pilocco; Torrente Asola; Fiume Chienti; Litorale tra Chienti e Tenna; Fiume Tenna; Fosso Valloscura; Rio Petronilla; Fiume Ete Vivo; Fosso del Mulinello; Fosso di San Biagio; Fiume Aso; Rio Canale; Torrente Menocchia; Torrente S. Egidio; Fiume Tesino; Torrente Albula e, limitatamente alle parti di territorio ricadenti nella Regione Marche: Fiume Conca; Fiume Marecchia; Torrente Marano; Torrente Tavollo; Fiume Uso; Torrente Ventena; Fiume Tronto; Fiume Tevere; Fiume Savio; Fiume Vibrata.

15/09/2006





        
  



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