Successo delle Marche biologiche al Sana di Bologna
| ANCONA - Molto visitato lo stand delle Marche che ha ospitato numerose ditte locali specializzate nel biologico
Risultati soddisfacenti per la Regione Marche che ha partecipato al 18° Salone Internazionale del Naturale – SANA di Bologna, conclusosi domenica scorsa. La manifestazione fieristica di riferimento per il mercato internazionale del biologico, dell’eco-compatibile e dei consumi sostenibili quest’anno ha registrato un sensibile incremento delle presenze estere, con 4.000 operatori presenti contro i 3.500 dell’edizione 2005 (+14%). Un successo da attribuirsi anche alle iniziative finalizzate all’internazionalizzazione del Salone, come l’International Business Area, lo spazio riservato agli incontri e agli scambi commerciali tra gli espositori e operatori provenienti da tutto il mondo invitati da SANA in collaborazione con AL-Invest, ICE e UNIDO ITPO Italy.
Molto visitato lo stand delle Marche che ha ospitato numerose ditte locali specializzate nel biologico le quali hanno potuto cogliere nuove opportunità e avviare contatti all’estero grazie alla spinta all’internazionalizzazione della fiera.
Soddisfazione dunque anche da parte dei produttori marchigiani per i contatti avuti, per l’allestimento e i servizi offerti dalla Regione.
“La nostra – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini - è una delle regioni italiane che puntano maggiormente sulle produzioni biologiche, con una superficie dedicata al biologico che rappresenta il 10 - 12% della superficie agricola totale e con una importante tradizione cominciata già a partire dagli anni ’80”.
“L’agricoltura marchigiana – continua Petrini - come quella italiana, sta vivendo una fase di grandi trasformazioni: da un lato un mercato sempre più globale, e dall’altro un consumatore sempre più attento ed esigente nei confronti di produzioni di qualità, intesa in senso ampio quale sinonimo di rispetto dell’ambiente, della biodiversità e di tutela della salute del consumatore. Nel corso degli anni si sono compiuti passi importanti, dagli incentivi del Piano di Sviluppo Rurale, alla promozione delle mense biologiche nelle scuole e negli ospedali. Inoltre, sono attualmente in fase di finanziamento 8 progetti di ricerca che, facendo tesoro delle esperienze positive realizzate nell’ambito delle più importanti produzioni regionali, mirano a sostenere la crescita del biologico in settori quali cereali, vino e zootecnia”.
Molto visitato lo stand delle Marche che ha ospitato numerose ditte locali specializzate nel biologico le quali hanno potuto cogliere nuove opportunità e avviare contatti all’estero grazie alla spinta all’internazionalizzazione della fiera.
Soddisfazione dunque anche da parte dei produttori marchigiani per i contatti avuti, per l’allestimento e i servizi offerti dalla Regione.
“La nostra – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini - è una delle regioni italiane che puntano maggiormente sulle produzioni biologiche, con una superficie dedicata al biologico che rappresenta il 10 - 12% della superficie agricola totale e con una importante tradizione cominciata già a partire dagli anni ’80”.
“L’agricoltura marchigiana – continua Petrini - come quella italiana, sta vivendo una fase di grandi trasformazioni: da un lato un mercato sempre più globale, e dall’altro un consumatore sempre più attento ed esigente nei confronti di produzioni di qualità, intesa in senso ampio quale sinonimo di rispetto dell’ambiente, della biodiversità e di tutela della salute del consumatore. Nel corso degli anni si sono compiuti passi importanti, dagli incentivi del Piano di Sviluppo Rurale, alla promozione delle mense biologiche nelle scuole e negli ospedali. Inoltre, sono attualmente in fase di finanziamento 8 progetti di ricerca che, facendo tesoro delle esperienze positive realizzate nell’ambito delle più importanti produzioni regionali, mirano a sostenere la crescita del biologico in settori quali cereali, vino e zootecnia”.
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13/09/2006
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