Catch the star
Ascoli Piceno | Affascinanti giochi in notturna durante la festa di San Giacomo Della Marca ad Ascoli Piceno
di Bruno Allevi
Si è svolta Martedì 12 settembre ad Ascoli Piceno, nell’ambito delle feste patronali di San Giacomo della Marca, la prima caccia al tesoro sotto le stelle. Le squadre, erano composte dai bambini del quartiere dai 6 ai 14 anni, raggruppati per colore (Blu – Fucsia – Rosso – Verde – Giallo).
Il leit motive della serata era quello di andare in giro, accompagnati da un caposquadra adulto, per il popoloso quartiere di Borgo Solestà, alla ricerca di postazioni fisse nelle quali vi erano dei giochi da eseguire, per poter aggiudicarsi un indizio per la tappa successiva, fino all’indizio finale, che permetteva di raggiungere l’agognato tesoro.
I giochi, facili e divertenti da eseguire erano i seguenti 5: “Centra l’Obiettivo” (le squadre in un tempo massimo di 4 minuti dovevano cercare di tirare dentro un canestro le 20 palline messe a disposizione); “Il gladiatore” (gioco di abilità e forza fisica, in cui bisognava lottare contro “un cattivo” a colpi di “giganti cotton fioc” tentando di abbattere l’avversario); “ i 5 sensi” (gara di riconoscimento di odori, sapori, suoni e oggetti); “la frase crittografata (con l’alfabeto morse fatto con le bandierine, i concorrenti dovevano ricomporre la frase misteriosa), “il ciambellone” (chi nel minor tempo possibile riusciva a mangiare più ciambellone possibile).
Finiti i giochi nelle postazioni i concorrenti poi, recuperato l’indizio finale dovevano tornare al punto di partenza per il gioco finale, determinante per la scoperta del tesoro: questo gioco era un simpatico omaggio alla giostra cavalleresca della Quintana, che ha reso la città di Ascoli famosa in tutta Italia. Ma a differenza della più famosa disfida quattrocentesca, in questa i concorrenti erano uno a dorso dell’altro, facendo così diventare il gioco finale una sorta di Quintana a cavacecio.
Per la cronaca, la caccia al tesoro è stava vinta dalla squadra dei Rossi, seguita dai Verdi, dai Gialli, dai Blu e dai Fucsia.
Il leit motive della serata era quello di andare in giro, accompagnati da un caposquadra adulto, per il popoloso quartiere di Borgo Solestà, alla ricerca di postazioni fisse nelle quali vi erano dei giochi da eseguire, per poter aggiudicarsi un indizio per la tappa successiva, fino all’indizio finale, che permetteva di raggiungere l’agognato tesoro.
I giochi, facili e divertenti da eseguire erano i seguenti 5: “Centra l’Obiettivo” (le squadre in un tempo massimo di 4 minuti dovevano cercare di tirare dentro un canestro le 20 palline messe a disposizione); “Il gladiatore” (gioco di abilità e forza fisica, in cui bisognava lottare contro “un cattivo” a colpi di “giganti cotton fioc” tentando di abbattere l’avversario); “ i 5 sensi” (gara di riconoscimento di odori, sapori, suoni e oggetti); “la frase crittografata (con l’alfabeto morse fatto con le bandierine, i concorrenti dovevano ricomporre la frase misteriosa), “il ciambellone” (chi nel minor tempo possibile riusciva a mangiare più ciambellone possibile).
Finiti i giochi nelle postazioni i concorrenti poi, recuperato l’indizio finale dovevano tornare al punto di partenza per il gioco finale, determinante per la scoperta del tesoro: questo gioco era un simpatico omaggio alla giostra cavalleresca della Quintana, che ha reso la città di Ascoli famosa in tutta Italia. Ma a differenza della più famosa disfida quattrocentesca, in questa i concorrenti erano uno a dorso dell’altro, facendo così diventare il gioco finale una sorta di Quintana a cavacecio.
Per la cronaca, la caccia al tesoro è stava vinta dalla squadra dei Rossi, seguita dai Verdi, dai Gialli, dai Blu e dai Fucsia.
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13/09/2006
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