A Loreto la prima edizione del premio nazionale "Totus Tuus per lo sport"
| LORETO - Un riconoscimento per chi esalta il volto e lanima dello sport nelle sue forme più autentiche.
Un riconoscimento per chi esalta il volto e l’anima dello sport nelle sue forme più autentiche. E’ quanto sta alla base della prima edizione del Premio nazionale “Totus Tuus per lo Sport”, che si svolgerà a Loreto il prossimo 8 settembre, in concomitanza con la celebrazione religiosa della Natività della Beata Vergine Maria. Il Premio è stato istituito dalla Prelatura Territoriale della Santa Casa di Loreto allo scopo di dare un riconoscimento a coloro che sono impegnati nel mondo dello sport, prodigandosi a garantire il suo vero volto e la sua vera anima.
Il Comitato d’onore che avrà il compito di assegnare il riconoscimento è presieduto dall’arcivescovo e Delegato Pontificio di Loreto, monsignor Gianni Danzi, ed è composto dall’assessore regionale con delega a Sport, impianti e infrastrutture sportive, Gianluca Carrabs, dal giornalista Carlo Nesti, dal sindaco di Loreto, Moreno Pieroni, da Luciano Serenelli, presidente della Società Pallavolo Loreto e vicepresidente Lega di Serie A Pallavolo, e dall’ex arbitro di calcio Daniele Tombolini.
“Per La Regione Marche – dichiara l’assessore Carrabs – partecipare a questa iniziativa è un’occasione importante per ribadire i veri valori dello sport che sono la capacità di aggregazione, la lealtà, il rispetto, la fratellanza, ma anche la vita all’aria aperta e il rispetto per l’ambiente. Sono questi messaggi che soprattutto nei giovani devono trovare un pubblico attento”.
Per gli organizzatori del Premio, lo sport è certamente uno dei fenomeni rilevanti che, con un linguaggio da tutti comprensibile, può comunicare valori molto profondi. Può essere veicolo di alti ideali umani e spirituali quando è praticato nel pieno rispetto delle regole ma può anche venir meno al suo autentico scopo quando fa spazio ad altri interessi che ignorano la centralità della persona umana. Per tale ragione Giovanni Paolo II, in occasione del Convegno Internazionale sullo Sport nel Giubileo del 2000 ha parlato di “volto” e di “anima” dello sport.
Lo stesso arcivescovo di Loreto, monsignor Gianni Danzi, rivolgendosi ai giovani e ispirandosi al pensiero di Giovanni Paolo II, intende lo sport come “ri-creazione nel senso di maturazione e sviluppo integrale della persona secondo i valori della lealtà, della fraternità, del rispetto reciproco e della valorizzazione delle diversità”. “Lo sport – ribadisce monsignor Danzi - può recare un valido e fecondo apporto alla pacifica convivenza tra gli uomini e tra i popoli, al di là e al di sopra di ogni discriminazione di razza, di lingua e di nazioni, perché esso ha la capacità di contribuire ad una migliore comprensione reciproca e di amicizia. Credo che sarebbe veramente positivo e bello che tutte le istituzioni politiche, sociali, economiche, religiose e culturali si prodigassero per la promozione e realizzazione di strutture sportive a favore soprattutto dei giovani e che le sponsorizzazioni che sostengono il mondo dello sport abbiano non solo finalità commerciali ma anche educative, creando le condizioni perché lo sport sia realmente scuola dei vita”.
Il Premio “Totus Tuus per lo Sport” ha scadenza biennale e potrà avere sino a due assegnazioni nel medesimo anno. Per la sua assegnazione sono richiesti requisiti di condotta altamente morali e la pratica dell’attività sportiva come servizio e valore da diffondere nella società secondo i principi presenti nel Manifesto degli sportivi, elaborato in occasione dell’Anno Giubilare del 2000.
L’auspicio, sempre secondo il comitato organizzatore, è che questo Premio sia occasione per tutti, responsabili, dirigenti, atleti ed appassionati di sport, di ritrovare un nuovo slancio creativo e propulsivo, attraverso una pratica sportiva che sappia conciliare con spirito costruttivo le complesse esigenze sollecitate dai mutamenti culturali e sociali in atto con quelle immutabili dell’essere umano.
Il Comitato d’onore che avrà il compito di assegnare il riconoscimento è presieduto dall’arcivescovo e Delegato Pontificio di Loreto, monsignor Gianni Danzi, ed è composto dall’assessore regionale con delega a Sport, impianti e infrastrutture sportive, Gianluca Carrabs, dal giornalista Carlo Nesti, dal sindaco di Loreto, Moreno Pieroni, da Luciano Serenelli, presidente della Società Pallavolo Loreto e vicepresidente Lega di Serie A Pallavolo, e dall’ex arbitro di calcio Daniele Tombolini.
“Per La Regione Marche – dichiara l’assessore Carrabs – partecipare a questa iniziativa è un’occasione importante per ribadire i veri valori dello sport che sono la capacità di aggregazione, la lealtà, il rispetto, la fratellanza, ma anche la vita all’aria aperta e il rispetto per l’ambiente. Sono questi messaggi che soprattutto nei giovani devono trovare un pubblico attento”.
Per gli organizzatori del Premio, lo sport è certamente uno dei fenomeni rilevanti che, con un linguaggio da tutti comprensibile, può comunicare valori molto profondi. Può essere veicolo di alti ideali umani e spirituali quando è praticato nel pieno rispetto delle regole ma può anche venir meno al suo autentico scopo quando fa spazio ad altri interessi che ignorano la centralità della persona umana. Per tale ragione Giovanni Paolo II, in occasione del Convegno Internazionale sullo Sport nel Giubileo del 2000 ha parlato di “volto” e di “anima” dello sport.
Lo stesso arcivescovo di Loreto, monsignor Gianni Danzi, rivolgendosi ai giovani e ispirandosi al pensiero di Giovanni Paolo II, intende lo sport come “ri-creazione nel senso di maturazione e sviluppo integrale della persona secondo i valori della lealtà, della fraternità, del rispetto reciproco e della valorizzazione delle diversità”. “Lo sport – ribadisce monsignor Danzi - può recare un valido e fecondo apporto alla pacifica convivenza tra gli uomini e tra i popoli, al di là e al di sopra di ogni discriminazione di razza, di lingua e di nazioni, perché esso ha la capacità di contribuire ad una migliore comprensione reciproca e di amicizia. Credo che sarebbe veramente positivo e bello che tutte le istituzioni politiche, sociali, economiche, religiose e culturali si prodigassero per la promozione e realizzazione di strutture sportive a favore soprattutto dei giovani e che le sponsorizzazioni che sostengono il mondo dello sport abbiano non solo finalità commerciali ma anche educative, creando le condizioni perché lo sport sia realmente scuola dei vita”.
Il Premio “Totus Tuus per lo Sport” ha scadenza biennale e potrà avere sino a due assegnazioni nel medesimo anno. Per la sua assegnazione sono richiesti requisiti di condotta altamente morali e la pratica dell’attività sportiva come servizio e valore da diffondere nella società secondo i principi presenti nel Manifesto degli sportivi, elaborato in occasione dell’Anno Giubilare del 2000.
L’auspicio, sempre secondo il comitato organizzatore, è che questo Premio sia occasione per tutti, responsabili, dirigenti, atleti ed appassionati di sport, di ritrovare un nuovo slancio creativo e propulsivo, attraverso una pratica sportiva che sappia conciliare con spirito costruttivo le complesse esigenze sollecitate dai mutamenti culturali e sociali in atto con quelle immutabili dell’essere umano.
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01/09/2006
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