Camerino Festival 2006
| CAMERINO - Domenica 6 agosto il concerto de Il Giardino Armonico
Il Camerino Festival, rassegna musicale che si sta svolgendo in questi giorni in città, si sta caratterizzando da qualche anno anche per un progetto legato alla musica barocca. Questo repertorio viene proposto in chiave filologica, con artisti che seguono la prassi interpretativa dell’epoca e suonano con strumenti antichi o copie fedeli di essi. Si tratta, in particolare, di gruppi figli di una scuola di pensiero nata alla fine degli anni ’70 a margine del Primo Congresso Internazionale Vivaldi organizzato nel 1978 dall’Istituto italiano Antonio Vivaldi. In seno ai lavori del Congresso, alcuni studiosi sollevarono alcuni problemi interpretativi evidenziati da alcune incisioni delle Quattro Stagioni di Vivaldi, ad opera di gruppi emergenti quali l’English Concert di Trevor Pinnock e soprattutto il Concentus Musicus Wien di Nikolaus Harnoncourt. Con tali registrazioni discografiche venivano violate e distrutte le tradizionali abitudini uditive. La musica, così marcata e a volte quasi eccessiva, sembrava sorgere non più dagli interpreti, ma dalla penna stessa del compositore. Alcuni si scagliarono contro i presunti eccessi. Troppo tardi. Non si sarebbe più ascoltato Vivaldi come prima.
Era nata un’interpretazione che avrebbe infiammato l’Europa.
Ebbene, l’edizione 2006 del Festival ospiterà proprio due ensemble, considerati dalla critica tra i massimi esponenti di questa corrente filologica: il Giardino Armonico e l’Ensemble Zefiro. Il primo si esibirà domenica 6 agosto presso la Chiesa di San Filippo, il secondo giovedì 10 agosto alla sala Consiliare di Palazzo Bongiovanni.
Il programma preparato da Giovanni Antonini, direttore del Giardino Armonico, non si fermerà però al repertorio barocco, ma partendo dalle origini di questo periodo, si addentrerà nei meandri del classicismo, con l’esecuzione del Quartetto K 157 di Mozart e del Quintetto op. 55 n°1 di Boccherini. Anche l’esibizione di Zefiro uscirà dagli ambiti soliti del gruppo, aprendosi al repertorio del secondo Settecento e del primo Ottocento; il programma prevede infatti due capolavori per fiati e fortepiano di Mozart e Beethoven: il quintetto K 452 e il quintetto op.16.
I concerti saranno inframezzati da una serata speciale, nata dalla collaborazione tra il Camerino Festival e lo Sferisterio Opera Festival. Martedì 8 agosto, al Teatro Filippo Marchetti, verranno eseguite le bellissime musiche di scena per soli, coro e orchestra del “Thamos, re d’Egitto”. Sul palcoscenico un centinaio di musicisti: l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, i solisti Catia Cursini (soprano), Elisa Morelli (contralto), Massimo Morsetti (tenore), Pierpaolo Palloni (basso) e Pavel Kudinov (basso). Completeranno il cast, diretto dal M° Guillaume Tourniaire, la voce recitante dell’attore Alberto Terrani, al quale spetterà il compito di narrare le vicende della storia, tratta dall’omonimo dramma del barone Tobias P. von Gebler. L’esoterica ambientazione egizia e la simbolica contrapposizione fra luce e tenebre, uniformata ai riti iniziatici della massoneria, prefigurano già il carattere dell’opera Zauberflöte (Il Flauto Magico); di questo ennesimo capolavoro mozartiano potremo ascoltare, a seguire, la ben nota Ouverture.
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05/08/2006
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