Partita vivente
Fermo | Tutto pronto per la singolare partita di scacchi in piazza
La sera di venerdì 25 agosto, in Piazza del Popolo a Fermo, avrà luogo una partita di scacchi vivente, in cui vari figuranti in costume metteranno in scena una sfida realmente accaduta. Verrà proposto il match che, nel 1988, vide contrapporsi i due maestri Kasparov e Gheorghiu. L’evento, promosso dalla Associazione Albergatori del Fermano, è organizzato dai Clubs degli Scacchi di Fermo e di Porto Sant’Elpidio.
La direzione artistica è affidata a Cesare Catà, che tenterà di “drammatizzare” il gioco degli scacchi: vedremo così ogni tipologia di pezzo muoversi con un passo peculiare; ascolteremo la voce di un “battitore” che invocherà le mosse di ogni figurante; osserveremo uscire di scena i pezzi mangiati, attraverso piccole scene sottolineate da un rullo di tamburo. Nel frattempo, una voce fuori campo guiderà gli spettatori all’interno della partita sottolineando le parti salienti delle giocate, esplicando le mosse, commentando gli avvenimenti. Una musica accompagnerà l’ingresso in scena dei figuranti, in una grande scacchiera disegnata, per l’occasione, sul suolo della Piazza centrale di Fermo. Il pubblico, posizionato su delle gradinate ai lati della scacchiera, potrà seguire al meglio la partita, osservando i pezzi dall’alto.
Al momento conclusivo della sfida, laddove verrà posto quello che in gergo si dice “scacco matto”, suoni, luci e commento sottolineeranno la fine della partita: ossia il prevalere, in questo caso, dei “Neri” sui “Bianchi”.
Ecco allora che il gioco degli scacchi si mostra in tutta la sua nobiltà e metaforica intensità, in quest’evento fermano del 25 agosto, in cui per la prima volta nella città capoluogo di provincia viene realizzata una “partita vivente”. I passi orizzontali delle Torri, quelli diagonali degli Alfieri, quelli balzellanti dei Cavalli, i “passettini” dei Pedoni, e l’incedere regale dei Re e delle Regine mostreranno allora lo scontro (una volta tanto non violento né cruento), fra due forze che si contrappongono attraverso l’uso della intelligenza e della concentrazione, usufruendo dei medesimi pezzi, nelle medesime regole. Come nell’antica lotta Giapponese, nel gioco degli scacchi l’avversario è attaccato non per contatto diretto, ma per accerchiamento, fin quando non vi sia più via d’uscita e infine lo “scacco” – ossia la posizione di pericolo della pezzo vitale, il Re – possa dirsi “matto”.
Lo spettacolo che dunque la sera del 25 agosto si proporrà in Piazza del Popolo alla gente della Marca di Fermo non è soltanto l’esibizione di una memorabile partita giocata da due finissimi giocatori, ma anche l’icastica rappresentazione di quella grande metafora del vivere che è il gioco degli scacchi. Dunque un appuntamento da non perdere, quello di venerdì 25 agosto, in cui il gioco, lo spettacolo, l’agonismo e la rappresentazione teatrale si mescoleranno su di una grande scacchiera, nella quale pezzi umani renderanno vivo il gioco degli scacchi.
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17/08/2006
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Betto Liberati