"L'area di via Gioia non è l'unica disponibile per realizzare una nuova scuola"
Sant'Elpidio a Mare | I consiglieri di minoranza hanno incontrato i cittadini di Casette ed illustrato il loro punto di vista sulla questione
Si sono presentati con tanto di documenti alla mano, cartine, dati e cifre: i rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza hanno illustrato, non senza riferimenti precisi, soluzioni alternative a quella proposta dall'amministrazione comunale per la realizzazione di una nuova scuola elementare a Casette d'Ete. Lo hanno fatto nel corso di un'assemblea pubblica a Casette d'Ete - quartiere interessato dal progetto della nuova scuola - durante la quale hanno dimostrato, secondo il loro punto di vista, che l'area di via Gioia, quella indicata dall'amministrazione, oltre ad essere la meno adatta per portare a termine l'operazione, non è affatto l'unica disponibile.
Tutt'altro.
Di soluzioni - secondo loro - ce ne sono diverse. Con tanto di proiezioni video, i consiglieri di minoranza hanno dimostrato che di aree adatte per costruire la scuola che sarà donata da Diego Della Valle sono diverse. In particolare, tutte quelle previste nel piano regolatore come aree lottizzabili. "Se si deve cercare il costo zero - hanno osservato - si potrebbero prendere in considerazione tutte le aree lottizzabili e si potrebbe operare in due modi: fare una convenzione con il privato per la cessione anticipata dello standard in via bonaria oppure il comune potrebbe andare all'acquisizione con esproprio. Ovviamente in questo caso sborserebbe delle somme che poi potrebbe recuperare quando la lottizzazione prenderà corpo". Oltre a quattro aree di questo tipo, un'operazione a costo zero potrebbe essere fatta su un'area di tre ettari di proprietà del comune in via Mignani. In questo caso, come nelle altre, servirebbe una variante della destinazione d'uso ma si avrebbe come inconveniente il fatto che sarebbe un po' troppo fuori dal centro abitato, a metà strada tra Casette e Bivio Cascinare. Analizzando poi l'area Virgili-Serafini si è giunti alla conclusione che non sarebbe proponibile per l'esistenza di diverse complicazioni.
La soluzione migliore, anche secondo i cittadini presenti, resterebbe comunque l'area nei pressi dell'area di servizio in entrata a Casette. A tal proposito si è analizzata la proposta del privato, che è stato sentito dalla minoranza e che ha autorizzato a rendere noti i dettagli della sua proposta, e si è smontata la tesi dell'amministrazione secondo la quale la contropartita sarebbe troppo esorbitante. "Innanzitutto è da sottolineare che l'amministrazione, malgrado il privato abbia più volte chiesto un incontro per discutere della sua proposta, non è mai stato ricevuto in via ufficiale da questi amministratori - hanno precisato i consiglieri di minoranza - e non la verità, su tale progetto, è molto più complessa di come il sindaco o l'assessore la vuole dipingere". Il privato dispone di sei ettari di terra: ad oggi, secondo quanto previsto, potrebbe edificare su due ettari a destinazione industriale per una volumetria maggiore di quella che propone di realizzare, a destinazione abitativa, in cambio della cessione di una parte di terreno per la scuola.
"Il privato è disposto a cedere 30.000 metri quadrati urbanizzati per la realizzazione della scuola in cambio della possibilità di realizzare appartamenti che avrebbero comunque un impatto minore di quello che avrebbero le fabbriche che, stando all'attuale sua possibilità, potrebbe realizzare in quell'area - hanno aggiunto - e non si capisce come mai l'amministrazione non voglia assolutamente trattare. Il privato è disposto a farlo e, tra l'altro, l'area che cederebbe sarebbe dieci volte tanto quella di via Gioia dove gli amministratori intendono realizzare la scuola".
Dopo aver a lungo argomentato le proprie proposte, i consiglieri di minoranza hanno preso l'impegno di andare avanti, al cospetto dell'amministrazione, in merito all'area nei pressi del lavaggio per sollecitare l'amministrazione ad aprire un confronto con il privato e valutare tale opportunità, senza dubbio più gradita alla cittadinanza di quanto non lo sia quella di smantellare l'impianto di via Gioia.
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07/07/2006
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