Non occorre essere esperti d’economia per capire che il metodo di fare business in franchising sta prendendo piede nel nostro territorio a ritmi molto elevati; basta un giro in centro per osservare numerose attività ben avviate che operano seguendo tale metodologia. L’avvocato Nicola Passerini, esperto legale di contrattualistica, dà una definizione di franchising molto chiara ed esplicativa: “Il franchising consiste nel passaggio di un’esperienza, d’un know-how incarnato in un marchio riconoscibile, da un imprenditore indipendente ad un altro”.

Ed al franchising è stata dedicata un’intera mattinata d’incontri, svoltisi oggi nella sala convegni dell’Hotel Progresso, con la collaborazione della FIF (federazione italiana franchising) e della Confesercenti. La giornata è servita per dare la possibilità agli operatori del settore di incontrarsi, per analizzare, conoscere ed eventualmente investire su vecchi e nuovi modelli di franchising.
E’ stata l’occasione per alcune aziende di presentarsi a coloro che volevano investire in una partnership; come ad esempio il gruppo “Bonifazi Immobiliare”, leader del mercato umbro, ora intenzionato a penetrare nel territorio della nostra provincia ed in cerca di possibili interessati. Oltre alla promozione, sono stati allestiti all’interno della manifestazione dei tavoli di consulenza gratuita, fornita da personale esperto in materie come questioni legali, marketing e comunicazione, progettazione d’impresa, ecc.

“La nostra è un’iniziativa itinerante- dice in apertura Gaetano Pergamo, Direttore della FIF- che organizziamo grazie al prezioso aiuto delle Confesercenti regionali. Negli ultimi trent’anni il fenomeno del franchising è cresciuto vertiginosamente in tutta Italia, si è confermato un modello vincente, un modello che ha però ancora ampi margini di sviluppo”. “Siamo interessati a qualsiasi forma di nuovo investimento- afferma Paolo Bruno Traini, Presidente Provinciale dell’associazione degli esercenti- ma devo costatare che il contratto di franchising ha regole troppo strette, che i piccoli imprenditori molto spesso non gradiscono. Credo che la regolamentazione abbia bisogno di qualche piccola modifica”.

Dello stesso parere di Traini è Paolo Perazzoli, Segretario Provinciale di Confesercenti, che aggiunge: “…In alcuni mercati è possibile operare solo con le spalle coperte, ed il franchising dà questa possibilità. Un’opportunità in più per i giovani nuovi imprenditori, ma che ancora è poco nota e poco pubblicizzata, noi c’impegneremo per far conoscere i benefici di questo modello”.

In conclusione interviene l’Assessore Provinciale alla formazione professionale Emidio Mandozzi, stimolato dal dato negativo che vede le Marche al penultimo posto nella classifica delle regioni per presenza di franchising dice: “ Abbiamo una cultura ancora troppo individualista, basata sul possesso e sul controllo diretto del bene. Quest’atteggiamento ha generato una profonda crisi, che può essere risolta soltanto con più formazione da parte degli operatori di settore. Noto con piacere che FIF e Confesercenti pongono in primo piano l’attività formativa, perché per troppo tempo una cultura imprenditoriale sbagliata non ha tenuto da conto il livello formativo dei propri dipendenti, ed i risultati negativi di tale politica si risentono ancora oggi.”