Solo da lunedì 10 i veri saldi di fine stagione
Ascoli Piceno | Fiori: moderato ottimismo tra gli operatori e magazzini ancora pieni.
Sebbene già in alcuni esercizi sia possibile trovare merce in sconto, stante la quasi totale assenza di controlli, l’inizio della vera stagione dei saldi estivi, resta confermata per lunedì 10 Luglio, così come previsto dalla vigente Legge Regionale sul commercio.
A segnalarlo è la Confcommercio provinciale che ricorda con l’occasione, che prima di poter ufficialmente iniziare i saldi, ogni esercente deve darne comunque comunicazione al proprio Comune, con preavviso di almeno 5 giorni, specificando la data di inizio e la durata, considerando che, sempre secondo la legge, queste vendite di fine stagione dovranno concludersi, dopo circa 8 settimane, il prossimo 1° Settembre.
Le merci in saldo devono inoltre essere esposte con l’indicazione del prezzo praticato prima dei saldi, e con quello nuovo, con la specifica dello sconto o del ribasso effettuato, espresso in percentuali. “La stagione primavera – estate – sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – non è stata entusiasmante; il caldo è arrivato con grande ritardo e per buona parte del mese di Giugno le vendite di abbigliamento, calzature ed accessori sono andate a rilento. C’è dunque molta merce ancora invenduta per cui durante i saldi ci sarà un’offerta di prodotto molto elevata con sconti medi tra il 35-45%”.
“Si prevede – aggiunge Fiori – che oltre il 70% delle attività commerciali di Ascoli e provincia partirà con i saldi già da lunedì, ma ci saranno alcuni che rinvieranno di qualche giorno le svendite, per colpa appunto di questa stagione estiva arrivata troppo in ritardo. Non va comunque dimenticato che durante i saldi i margini si perdono pur se ci si garantisce una buona liquidità a breve per gli acquisti invernali, ma con poca redditività per il punto vendita”.
“E’ comprensibile – conclude Fiori – che in questa nuova era di liberalizzazioni i consumatori auspichino saldi liberi per tutto l’anno, ma credo che ciò non farebbe i loro interessi poiché come primo atto sparirebbe la trasparenza. Certamente se ne può parlare, ma la decisione finale dovrebbe aspettare agli esercenti dato che i saldi e le promozioni rientrano nelle loro operazioni di pircing e per il momento gli operatori non hanno mostrato esigenze in questa direzione”.
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05/07/2006
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Betto Liberati