A dieci anni dalla storica firma della Carta di Fonte Avellana, avvenuta il 18 maggio 1996, il Consorzio di cooperative forestali Marche Verdi, insieme con le Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop, Unci, vuole rilanciare le strategie di quel documento che indicava nella silvicoltura, nella manutenzione e nella messa in sicurezza del territorio, “la più urgente opera pubblica del Paese”. Lo farà venerdì 7 luglio, alle 9.30, nella Sala Bellenghi del Monastero di Santa Croce di Fonte Avellana (Pu).

Un’iniziativa promossa nel momento in cui c’è un Governo nazionale appena insediato e quello regionale all’inizio del suo mandato proprio per sollecitare le istituzioni pubbliche a continuare a sostenere queste politiche che, in questi anni, hanno permesso la creazione, e il mantenimento costante, di 250 nuovi posti di lavoro nel settore della forestazione.

Le risorse per continuare a investire nella silvicoltura potranno essere quelle del Piano regionale di sviluppo rurale 2007-2013, in fase di concertazione con le parti sociali, dei nuovi fondi strutturali e delle risorse previste nelle linee guida di politica forestale del giugno 2005, da gestire in modo razionale e coordinato.

“Se queste strategie diventassero scelte di Governo – spiega il presidente del Consorzio Marche Verdi, Adriano Cardogna – si potrebbe innescare, da subito, un meccanismo virtuoso attraverso la creazione di centinaia di nuovi posti di lavoro, con un costo annuo per addetto di 30 mila euro, ed il miglioramento dell’ambiente da salvaguardare a fini produttivi, protettivi e di fruizione turistica e ricreativa”.

La cooperazione forestale, riassumendo in questo contesto il ruolo di attore della multifunzionalità nello sviluppo rurale, intende concorrere ad una nuova sfida da mettere alla base di un auspicabile rilancio della Carta di Fonte Avellana e di un sostanziale avanzamento delle lancette del suo Orologio, che segna il tempo della realizzazione di una società ecosostenibile, un obiettivo da costruire insieme, istituzioni e forze sociali, attorno al Tavolo di Fonte Avellana.

All’assemblea di Marche Verdi parteciperanno Alessandro Barban, priore Monastero Fonte Avellana, Luigi Minardi, presidente del Consiglio regionale, Gianluca Carrabs, assessore regionale alla Montagna, Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino. Interverranno, oltre ai rappresentati delle associazioni di categoria ed ambientaliste e degli Enti locali, Adriano Cardogna, presidente Consorzio Marche Verdi, Salvatore Frigerio, presidente Collegium Scriptorium Fontis Avellanae, che parlerà di “La Carta di Fonte Avellana: attualità e dinamica del documento”, Giuseppe Blasi della Direzione generale politiche strutturali e sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole e forestali, che parlerà del nuovo Piano di sviluppo rurale, Paolo Petrini, assessore regionale all’Agricoltura, che interverrà su “Fondi strutturali e vocazioni territoriali”, Paolo Mori, direttore della rivista “Sherwood”, che parlerà di “Il lavoro nel bosco”, e Simone Borchi, dirigente della Comunità Montana del Casentino, che interverrà su “Inerzia e assenteismo nella gestione forestale: quali politiche di contrasto e con quali attori”. Concluderanno Luciano Agostini, vice presidente della Regione Marche, e Teodoro Bolognini per le Centrali cooperative delle Marche.