Hans l'uomo scarafaggio
Porto Sant'Elpidio | a Villa Murri sarà proposta l'anteprima del film alla presenza del regista Louis Nero
Venerdì 4 agosto, alle 21.15, a Villa Murri sarà proposta l'anteprima del film "Hans l'uomo scarafaggio", alla presenza del regista Louis Nero.
Presentato alla 62° Mostra del Cinema di Venezia, 2005, nella sezione Venice Screening, Hans ha ricevuto un buon riscontro di critica e pubblico. E’ prevista in gennaio la sua uscita in tutte le sale italiane, distribuito dall’indipendente L’Altrofilm produzioni. Dopo Pianosequenza, dove Louis Nero si cimentava con la presa diretta e l’annullamento del montaggio, e dopo Golem, film e opera di video-arte allo stesso tempo, dove il montaggio aveva primaria importanza, arriva Hans. Con quest’ultimo lavoro il regista torinese chiude la trilogia dedicata al linguaggio cinematografico, inserendo all’interno di una struttura filmica apparentemente tradizionale le scelte tecniche già presenti nei due precedenti film. Far recitare vecchie conoscenze del cinema come Franco Nero e Silvano Agosti non è stato casuale, tanto meno contraddittorio rispetto alla unicità del genere di cui si serve Louis Nero; la preferenza per attori noti, tra l’altro, permette di confrontarsi con altri modelli di cinema. Hans è un lungometraggio che trae ispirazione dall’incontro tra il teatro dell’assurdo di Adamov e le teorie freudiane sull’isteria. Hans Schabe, il protagonista, è un individuo altamente disturbato: la paranoia che ne ha preso in ostaggio l’anima è il motore del film. Dall’infanzia alla morte.
La tematica particolarmente delicata, la possibilità di vivere e conoscere tutto dall’interno di Hans toccano e mettono alla prova la sensibilità dello spettatore. Nessuna terza persona che racconta, nessun occhio esterno che interpreta. Solo Hans e le sue visioni in stato di allucinazione. Hans Schabe (scarafaggio in tedesco) è l’antieroe per eccellenza, un antieroe moderno, un razzista che denuncia il razzismo. Vittima di una società che si dichiara non-razzista, ma che oggi ha declinato la volontà di dibattere un tema ancora così complesso. Hans non cerca di accattivarsi la benevolenza altrui tramite azioni moralmente degne, ma sprona chi guarda a interrogarsi sui propri limiti e sulle proprie riprovevoli pulsioni.
Lo spettatore è indotto a disprezzare Hans, personaggio xenofobo e violento. Egli, provando rabbia nei confronti del protagonista, è spinto a riflettere sulle tematiche del razzismo e dell’emarginazione.
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31/07/2006
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