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Che dire di Via Mare e alcool?

San Benedetto del Tronto | La gente denuncia l'abuso di alcool per la strada ma lo fa in modo anonimo per paura di ritorsioni.

di Carmine Rozzi

Una mini discarica a due passi da Via Mare: sullo sfondo la pista di jumping


“La situazione sta diventando insostenibile. Non sappiamo più che cosa fare”. Queste sono le dichiarazioni disperate da parte di un folto gruppo di residenti e di esercenti che si trovano nei pressi degli ultimi cinquanta metri di Via Mare lato sud, prima dello sbocco su Piazza Salvatore D’Acquisto. Periodicamente lo spazio intorno alle cabine telefoniche si riempie di una moltitudine di giovani i quali, birre in mano, si siedono dove possono per bere e chiacchierare.

Purtroppo non tutti riescono a controllare l’effetto di ripetute libagioni e questo spesso provoca momenti di tensione quando qualcuno di loro inizia a dare in escandescenze oppure molesta qualche turista o cittadino di passaggio. Il fenomeno di questo assembramento sembra essere dovuto esclusivamente al fatto che un esercizio privato della zona venda le bevande a prezzi molto più ridotti degli altri.

“Alcune sere sono talmente tanti che ostruiscono di fatto la strada per cui molti di noi, pur di non entrare in conflitto con i ragazzi preferiamo passare dall’altra parte della strada”, asseriscono in coro gli abitanti. Qualcuno di loro, per non sentirsi solo si porta appresso il cane, per la maggior parte pitt-bull che, anche se spesso a torto, non godono di buona fama presso la gente comune e questo non fa che accrescere il disagio.

Per il momento la recente delibera del Sindaco in materia di vendita alcolica non sembra aver sortito l’effetto desiderato in questa particolare zona della città. E’ perché la gente non la rispetta o chi dovrebbe attuare il controllo sull’esecuzione della stessa non attua il monitoraggio necessario? Probabilmente tutte e due le cose visto l’ammontare di bottiglie, vetri e altri contenitori di vario genere che ogni mattina si trovano nell’area e che certi angoli delle due cabine elettriche poste a ridosso della zona sono diventate delle vere e proprie mini-discariche a cielo aperto.

Molti di quelli che protestano e che vorrebbero farlo apertamente sono costretti a ricorrere all’anonimato perché hanno paura di ritorsioni e non esitano ad ammetterlo. Certamente una più massiccia e costante presenza di Vigili Urbani servirebbe se non altro, a tenere sotto controllo la situazione. La proposta avanzata da parte del Presidente del quartiere Mare-Sentina Alfredo Cicconi di montare un gazebo permanente con la presenza della Polizia Municipale non ha fin’ora avuto risposta e sembra essere caduta nel vuoto.

19/07/2006





        
  



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