Sindacati uniti nell’impegno per una sanità marchigiana migliore. La realizzazione del nuovo Piano sanitario regionale si avvicina, da Cgil Cisl e Uil arriva una vertenza per una riorganizzazione seria del sistema al fine di offrire maggiori e più efficaci servizi alla collettività. Al centro dell’attenzione in particolare i servizi nel fermano, tradizionalmente un po’ indietro rispetto al resto della Regione.

I sindacati si confermano fermamente contrari all’Asur, azienda unica regionale, mentre auspicano un sistema di cinque Asl provinciali per un’organizzazione più capillare. Principali necessità, l’erogazione di prestazioni sanitarie più vicine al domicilio dell’utenza. Necessario anche il definitivo allestimento delle Potes, per cui in questi anni si sono verificati ritardi piuttosto consistenti.

Nel Fermano, necessaria una crescita di posti letto soprattutto per quanto riguarda le lungodegenze. Necessaria la residenza sanitaria per anziani a Montegiorgio e l’hospice a Montegranaro. In primo piano anche l’esigenza di ridurre le liste d’attesa, con la proposta di prolungare le aperture al pubblico degli ambulatori.

A questo proposito, un contributo importante potrebbe arrivare dall’adeguamento degli strumenti tecnologici per l’ospedale Murri di Fermo. Per il momento dai sindacati, intenzionati a costituire una piattaforma unica, stanno concertando gli interventi ncessari. A fine estate, nel mese di settembre, convocheranno anche una manifestazione pubblica.