Manifestazione per la concorrenza in farmacia
| MILANO - I Liberi Farmacisti non condividono lo sciopero organizzato dai titolari di farmacia ma, quali dipendenti, sono obbligati ad astenersi dal lavoro per la chiusura degli esercizi.
Il 19 Luglio prossimo a Milano in Piazza Del Duomo alle ore 11,15 contemporaneamente allo sciopero nazionale delle farmacie, Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti organizza un presidio e volantinaggio di farmacisti dipendenti e liberi professionisti.
I Liberi Farmacisti non condividono lo sciopero organizzato dai titolari di farmacia ma, quali ipendenti, sono obbligati ad astenersi dal lavoro per la chiusura degli esercizi.
Durante la manifestazione a Piazza del Duomo i farmacisti in camice bianco forniranno consulenza gratuita sui farmaci e spiegheranno alla popolazione perché la farmacia italiana è un sistema feudale regolato da leggi che non permettono il confronto delle capacità e la libera concorrenza.
Il Decreto Bersani sulla competitività ha il merito di aver finalmente aperto il confronto su questi temi, tuttavia non risolve appieno i problemi del settore perché non elimina il numero chiuso delle farmacie dettato dall'attuale legislazione.
Il sistema attuale della "Pianta Organica" infatti, prevede la presenza di una sola farmacia ogni 5000 abitanti per i comuni fino a 12.500 e di una ogni 4000 per i comuni sopra i 12.500, questo determina che in Italia i comuni con meno di 7500 abitanti e cioè 80 % dei comuni Italiani possono avere una sola farmacia.
Nel momento in cui possono essere venduti farmaci d'automedicazione nei supermercati e i titolari di farmacia possono essere proprietari di più farmacie, così come stabilito nel decreto, se non viene abolito il numero chiuso delle farmacie paradossalmente si rischia un restringimento dei margini concorrenziali con una sostanziale inefficacia dell'azione governativa. Solo l'abolizione della
predeterminazione del numero delle farmacie porterebbe vera concorrenza nel settore e sarebbe lo strumento più idoneo a dare pieno titolo al professionista abilitato allo svolgimento "libero" della propria professione.
La stessa Comunità Europea ha recentemente avviato una procedura d'infrazione contro Austria e Spagna avverso la predeterminazione del numero delle farmacie, è intenzione del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti che rappresenta in Italia 10.000 farmacisti, chiedere alla Commissione Europea l'avvio su questo tema della procedura d'infrazione anche per l'Italia.
I Liberi Farmacisti non condividono lo sciopero organizzato dai titolari di farmacia ma, quali ipendenti, sono obbligati ad astenersi dal lavoro per la chiusura degli esercizi.
Durante la manifestazione a Piazza del Duomo i farmacisti in camice bianco forniranno consulenza gratuita sui farmaci e spiegheranno alla popolazione perché la farmacia italiana è un sistema feudale regolato da leggi che non permettono il confronto delle capacità e la libera concorrenza.
Il Decreto Bersani sulla competitività ha il merito di aver finalmente aperto il confronto su questi temi, tuttavia non risolve appieno i problemi del settore perché non elimina il numero chiuso delle farmacie dettato dall'attuale legislazione.
Il sistema attuale della "Pianta Organica" infatti, prevede la presenza di una sola farmacia ogni 5000 abitanti per i comuni fino a 12.500 e di una ogni 4000 per i comuni sopra i 12.500, questo determina che in Italia i comuni con meno di 7500 abitanti e cioè 80 % dei comuni Italiani possono avere una sola farmacia.
Nel momento in cui possono essere venduti farmaci d'automedicazione nei supermercati e i titolari di farmacia possono essere proprietari di più farmacie, così come stabilito nel decreto, se non viene abolito il numero chiuso delle farmacie paradossalmente si rischia un restringimento dei margini concorrenziali con una sostanziale inefficacia dell'azione governativa. Solo l'abolizione della
predeterminazione del numero delle farmacie porterebbe vera concorrenza nel settore e sarebbe lo strumento più idoneo a dare pieno titolo al professionista abilitato allo svolgimento "libero" della propria professione.
La stessa Comunità Europea ha recentemente avviato una procedura d'infrazione contro Austria e Spagna avverso la predeterminazione del numero delle farmacie, è intenzione del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti che rappresenta in Italia 10.000 farmacisti, chiedere alla Commissione Europea l'avvio su questo tema della procedura d'infrazione anche per l'Italia.
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17/07/2006
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