Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Urbino e i Giovani

| ANCONA - Massi (UDC):Dopo il convegno di Urbino sui giovani: la legge promessa anche dalla Melandri e’ fumo e demagogia. Le leggi regionali ci sono basta farle funzionare e finanziarle: lavoro – formazione – scuola – cultura – sport.

di Francesco Massi


Il nuovo governo che si è insediato da pochi giorni vuole comunicare al Paese che ora ci sarà una sorta di “cambio di civiltà” ed è così che si moltiplicano i messaggi roboanti e spettacolari lanciati da tutti i ministri.

Non è sfuggita a questa pratica la melandri ministro alle politiche giovanili che ad urbino ha annunciato una “legge per i giovani” senza, ovviamente, specificarne obbiettivi e contenuti.
Capisco l’entusiasmo del ritorno al governo, ma ritengo che occorra la dovuta prudenza per non illudere i giovani in un momento tanto delicato soprattutto in materia di occupazione.
Abbiamo tutti l’obbligo di stare con “i piedi a terra” e cercare di far funzionare e finanziare quegli strumenti di legge e di programma che già ci sono e debbono operare a favore dei giovani.
I “poteri” per tali strategie sono in mano alla regione alla provincia ed al comune, molto più che allo stato.

Faccio, di seguito, alcuni esempi di politiche giovanili alla nostra “portata” che, per vari motivi sono stati quasi “declassati” negli obbiettivi dei “poteri” locali.

1. Il sistema formativo regionale non ha una cultura d’impresa: forma “addetti” ma raramente imprenditori e spesso gli “addetti” sono fuori mercato sul nostro territorio

2. Il sistema regionale impresa – scuola – università stenta a “capirsi” ed a “parlarsi”. Le imprese richiedono corsi e master molto costosi alla fine dei quali i giovani non vengono assunti e i “meriti” non contano

3. Non c’è un accordo tra Regione e imprese per un investimento forte e chiaro nella “risorsa umana” fondata sul merito dei giovani (soprattutto laureati e diplomati). Oggi contano altri fattori: i limiti di età oppure l’impresa non fa crescere e non assume i laureati nella propria struttura. Non si capisce mai dove e quando servano l’esperienza o lo stage o l’apprendista!

4. I fondi per l’imprenditoria giovanile sono pochi e irrisori rispetto ai bilanci di regione e province

5. Non vengono utilizzati i giovani in possesso di lauree e diplomi “creativi” sia nelle imprese che negli incarichi pubblici per i quali, diciamoci la verità, contano criteri e “affinità poltiche” e quasi mai il merito!

6. Le leggi regionali sullo sport, il tempo libero, la cultura, l’ambiente ci sono ma difficilmente i benefici arrivano ai giovani: le poche risorse spesso vanno a finanziare gli incarichi professionali molto “lottizzati”

7. Da ultimo la strategia a sostegno della famiglia e della casa che, come è noto, nella nostra regione è la cenerentola del bilancio su questi temi “veri”.

Dalla minoranza in consiglio regionale lanciamo un appello al realismo ed alla concretezza ad una maggioranza di centro sinistra ancora in estasi ma molto lontana dal “pianeta giovani” nonostante gli slogans! 

05/06/2006





        
  



3+2=

Altri articoli di...

Fuori provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati