Si chiama “Racconti di viaggio a Sant'Elpidio. L'esigenza dello sguardo” il nuovo appuntamento promosso dall’associazione culturale Città di Zenobia. Si terrà alle 18 di domani all’Auditorium Graziano Giusti. Un movimento particolarmente attivo a Sant’Elpidio a Mare in quest’ultimo anno, durante il quale il gruppo si è impegnato per portare in superficie importanti talenti cittadini in varie forme artistiche, magari non adeguatamente conosciuti e valorizzati. Così, dopo il ricordo del fotografo Tullio Malvestiti, i libri di Antonietta Langui, i dipinti di Giordano Macellari ed i film di Joseph Pelliccia, toccherà domani ad un’altra coppia di elpidiensi, stavolta interni alla stessa Associazione, di cui sono stati tra i soci fondatori. Si tratta di Noris Cocci e Massimo Gezzi.

Di nuovo il racconto protagonista, strumento che si fa modalità creativa per parlare del viaggio, inteso come spostamento fisico, nello spazio e come viaggio interiore. Noris Cocci e Massimo Gezzi, giovani talenti, “elpidiensi viaggiatori”, raccontano (e si raccontano) con le loro voci: le fotografie dell’uno, le poesie dell’altro.

“Esigenza” e “sguardo”, parole chiave sulle quali focalizzare l’attenzione. Esigenza di giovani che avvertono il bisogno di uscire fuori dai confini cittadini, regionali, nazionali (e far ritorno, magari) per trovare e sperimentare, lottando, uno “sguardo” critico, rigoroso, che sia originale per il proprio lavoro, al di fuori della omologazione e che sappia porsi come una domanda nuova da fare (e perché non proprio utilizzando il racconto, primordiale nel genere umano?) ad un pubblico che ascolta, che osserva e legge con altri sguardi e altre esigenze.

Oliviero Toscani afferma che la fotografia ha la capacità di mettere l’uomo di fronte alla propria coscienza, fermando un momento; pure la poesia contiene questa possibilità, cogliendo un istante, un gesto o un oggetto quotidiano, un particolare di un volto. Una poesia può fotografare raccontando, una foto può raccontare poeticamente: entrambe saranno veramente riuscite se potranno tramandare nel tempo, dunque salvare, anche soltanto un dettaglio, con l’illusione di coglierne il senso. Massimo Gezzi è nato nel 1976 a Sant'Elpidio a Mare (AP) e vive tra Pavia e Berna.

Nel 2002 ha vinto il Premio Montale per la tesi di laurea sulla poesia di Bartolo Cattafi. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, lavora presso la Sezione Letteratura dell'Istituto di Italiano dell'Università di Berna. È redattore della rivista di poesia, critica e letteratura «Atelier» e collabora con altre riviste letterarie. Come poeta ha pubblicato, oltre che in riviste italiane e non («Nuovi Argomenti», «Specchio della Stampa», «YIP»), il libro Il mare a destra (Atelier, 2004), ed è incluso in Nuovi poeti italiani, numero monografico della rivista «Nuova Corrente» (135, 2005) curato da Paolo Zublena; una seconda silloge sarà inclusa nel Nono quaderno italiano a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos). Noris Cocci: "Macchina fotografica e viaggi, pensieri e passioni si mescolano per ottenere un sidro di profumatissime emozioni."

E’ nato nel 1977 a Sant’Elpidio a Mare, dove attualmente risiede. Fotografo di pensieri, Art di mestiere. Fondatore e socio della Stardust adv inizia il lavoro di art nel 1998 insieme a Stefano Squarcia. Viaggiatore da sempre.