2,6 milioni di italiani con il respiro in gola
Ascoli Piceno | Domani incontro tra medici e pazienti presso lOspedale Mazzoni, Aula Sabin, a partire dalle 16. Si parla di respiro e di BPCO, malattia dei bronchi e dei polmoni cronica ostruttiva.
Crescono la malattia dei bronchi e dei polmoni (BPCO) e l’asma nella regione Marche: quasi 100mila persone devono fare i conti con tosse, catarro, affanno e problemi respiratori. Nella sola provincia di Ascoli Piceno i malati sono oltre 30mila.
BPCO e Asma sono patologie che non risparmiano neppure i giovani e, nel complesso, rappresentano la quinta causa di cronicità, dopo l’artrosi-artrite, l’ipertensione, le malattie allergiche e l’osteoporosi.
Per fare il punto sulla malattia e sensibilizzare la popolazione, si svolge venerdì 5 maggio un incontro presso l’Aula Sabin dell’Ospedale "Mazzoni" di Ascoli Piceno, promosso dall’Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus. L’appuntamento è fissato per le ore 16 ed è rivolto ai pazienti e ai loro familiari, allo scopo di fornire informazioni sulla malattia, sulle possibilità di cura e sulle misure di prevenzione da seguire.
“La BPCO è una malattia che colpisce soprattutto i fumatori ma non è specifica dell’anziano. Infatti oltre il 75% dei pazienti ha meno di 65 anni – spiega il professor Riccardo Pela, Direttore UOC di Pneumologia all’ospedale ‘Mazzoni’- Quindi anche i giovani-adulti devono far attenzione e rivolgersi al medico. Con un esame semplice e indolore, la spirometria, infatti si può effettuare una diagnosi, valutare la gravità della malattia e prescrivere un trattamento adeguato e seguirne l’evoluzione nel tempo. Purtroppo la malattia è sotto diagnosticata. Lo conferma anche una indagine che abbiamo condotto in ampie aree delle Marche e dell’Abruzzo: nei data base dei medici di famiglia solo il 2,5% delle persone accusa una BPCO. Sono numeri inverosimili”.
Tosse, catarro e affanno sono sintomi molto frequenti e comuni, soprattutto nei fumatori, e per questo vengono trascurati quando invece sono veri e propri campanelli d’allarme e dovrebbero indurre subito a consultare il medico.
“I problemi respiratori indotti dalla BPCO causano limiti significativi in molti campi della normale vita quotidiana - afferma Mariadelaide Franchi, presidente dell’Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus - In funzione del livello di gravità, la mancanza di respiro può interferire con i più semplici gesti giornalieri, come vestirsi, lavarsi, parlare e può causare disturbi del sonno e indurre un progressivo stato di invalidità. La tosse può essere un tormento che impedisce di dormire e di partecipare a molte occasioni di vita sociale (cinema, teatro, ecc) per paura di disturbare gli altri”.
Ma che cos’è la BPCO?
I medici utilizzano l’espressione Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), per indicare una malattia molto frequente dei bronchi e dei polmoni, cronica perché persiste nel corso della vita e non si può guarire, ed ostruttiva, perché le vie aeree sono parzialmente ostruite e la capacità respiratoria risulta ridotta.
La BPCO è una malattia progressiva e invalidante che causa un deterioramento della funzionalità respiratoria più grave col passare del tempo ed è anche legata allo stile di vita che si conduce. Nel corso della sua evoluzione porta nella grande maggioranza dei casi più o meno rapidamente all'insufficienza respiratoria.
“Come associazione intendiamo mettere a disposizione le sezioni presenti nelle Marche, per organizzare un’osservazione sistematica dei pazienti cronici - aggiunge Anna Maria Amadei, di TDM Cittadinanzattiva e Osservatorio regionale delle malattie croniche - il fine è valutare la reale situazione della cronicità, i servizi offerti, le carenze del Servizio sanitario nazionale, cercando insieme proposte e possibili soluzioni”.
Il limite più importante posto dalla malattia riguarda l’esercizio fisico, che influisce sulle normali attività quotidiane lavorative o di svago, sui rapporti sociali e familiari; nelle forme più gravi la malattia causa notevole inattività e può richiedere la somministrazione di ossigeno.
Avere la BPCO può comportare modifiche anche importanti della propria vita, per esempio ridurre talune attività, professionali o sociali. In molti casi, è necessario poter contare sulla disponibilità di familiari o altri per essere aiutati nello svolgimento delle normali anche piccole attività quotidiane.
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04/05/2006
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