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Tasti magici al Guiderocchi

| Un pubblico sempre più numeroso affolla la splendida Sala della Caccia, messa a disposizione dall’Hotel Guiderocchi per lo svolgimento dei Concerti di Primavera dei Giovani Pianisti.

di Francesca Romana Rinaldi


Venerdì 5 maggio alle ore 21, si sono esibite Giulia Menzietti e Giulia Rossetti, due giovani pianiste che, dopo aver frequentato nel locale istituto Spontini le lezioni tenute dalla professoressa Maria Puca e seguito i corsi di perfezionamento con il Maestro Pierluigi Camicia, si sono poi diplomate con il massimo dei voti presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari.

Le due pianiste hanno eseguito a quattro mani musiche di Ravel e Debussy per chiudere poi con alcuni coinvolgenti brani di Brahms, rielaborazioni di motivi tradizionali di danze ungheresi.
Il “quattro mani” sulla tastiera del pianoforte è una sfida per l’interprete e per il compositore che scrive per questa strana formazione. Le dita si moltiplicano, lo spazio fisico concesso ai pianisti è ridotto, la polifonia può raggiungere livelli estremi di complicazione. Non c’è una gerarchia nella difficoltà di esecuzione. Il pianista “ primo” suona la parte più alta della tastiera, e a lui più spesso si affida la cantabilità della melodia, mentre il pianista “secondo” si scontra con i bassi della tastiera ed ha la responsabilità ritmica e armonica del brano.

Pur essendo costellata di opere di complessità tecnica e musicale impareggiabile, la letteratura del quattro mani è spesso accostata al “genere” più leggero della musica da salotto, costellata di trascrizioni, riduzioni, arrangiamenti. Non c’è da stupirsi: il mezzo del pianoforte a quattro mani ha anticipato per molti versi la radio e lo stereo nella società borghese (specialmente mitteleuropea) del 19° secolo.

La magia di sonorità impalpabili ed evanescenti che non raccontano ma evocano atmosfere dove l’immaginazione prende il posto della concretezza, facendo sognare pubblico.
Le due pianiste sono apparse particolarmente affiatate ed hanno coinvolto il pubblico presente con la loro grazia e bravura.

Particolarmente coinvolgente l’esecuzione dei brani di Brahms, in cui ai momenti densi di un melodioso e struggente fascino romantico succedono quelli ritmici e quasi scatenati della danza delle pianure magiare.
Applausi ripetuti e scroscianti del pubblico che riempiva completamente la Sala della Caccia.

Venerdì 12 maggio alle ore 21 ci sarà il quarto appuntamento di questa fortunata rassegna.
Si esibiranno due giovanissime pianiste tedesche, Iliana Grosse-Buning ed Elina Perlin, non ancora maggiorenni, ma già vincitrici di numerosi premi internazionali, che eseguiranno a quattro mani, brani di Mendelssohn, Rachmaninov, Brahms, Khatschaturian, Cornik, Peterson.
Un evento da non perdere, prima del concerto di chiusura di venerdì 19 maggio.

12/05/2006





        
  



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