Lappello: una soluzione condivisa per il Del Duca
Ascoli Piceno | A chiederla lassessore provinciale Canzian: importante un confronto maturo allinterno del consiglio comunale tra maggioranza e opposizione per prendere la decisione ideale.
di Antonio Canzian
Domenica scorsa la città ha giustamente festeggiato la permanenza dell’Ascoli in serie A: un traguardo ritenuto, all’inizio del campionato, difficile da raggiungere e che, proprio per questo, sottolinea ancor di più il valore e la serietà della dirigenza e della squadra.
Da subito occorre però guardare alla prossima stagione e due sono gli elementi che occorre affrontare: 1)predisporre una squadra che abbia qualche ambizione in più oltre la salvezza, 2)adeguare l’attuale stadio o pensare a costruirne uno nuovo. Il primo onere spetta sicuramente alla dirigenza ed in particolare al presidente Benigni che, dopo aver portato la squadra dalla serie C alla massima divisione, credo meriti la stima e la fiducia dei tifosi e della città. Il secondo investe la responsabilità soprattutto dell’Amministrazione comunale.
Credo sia maturo il tempo di affrontare con serietà e non in modo estemporaneo questo problema. A tal proposito non si può non considerare che l’ubicazione dell’attuale stadio non è certamente felice: situato al centro della città, costringe a rivoluzionarne la viabilità spaccandola di fatto a metà; pone problemi a chi deve assicurare l’ordine pubblico; necessita, e non solo per il decreto Pisanu, di ingenti risorse per renderlo strutturalmente sicuro ed adeguato.
Peraltro esso riveste un valore affettivo enorme per i tifosi che ad esso legano indissolubilmente le pagine più belle della squadra.
Da ciò ne deriva l’assoluta necessità che chi ha la responsabilità della scelta, qualunque essa sia, affronti con serietà il problema analizzandone tutti gli aspetti anche perché, se è vero che si sta predisponendo il nuovo PRG, questa eventuale scelta non sarà irrilevante per la pianificazione cittadina (dove allocarlo, quale viabilità di accesso, quale destinazione per l’area attualmente occupata, ecc.).
Credo che, su questo tema, sia auspicabile anche un confronto tra maggioranza e minoranza consiliare per evitare che, come purtroppo spesso accade, il consiglio comunale sia chiamato solo a prendere atto di scelte già fatte.
L’esperienza, peraltro, insegna che se il percorso è ben costruito e condiviso ha certamente più probabilità di raggiungere la meta.
*Assessore Provinciale all'Urbanistica
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10/05/2006
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