Alimentazione, salute e sport
Ascoli Piceno | Successo per la campagna di informazione dellU.S. Acli: più di cinquemila adulti e minori coinvolti.
Il comitato provinciale dell’U.S. Acli, in collaborazione con varie cooperative ed associazioni, ha avviato da tre anni una campagna di informazione sul tema “Alimentazione, salute e sport”.
Le vicende riguardanti la “diossina” nei prodotti alimentari in Belgio, le indagini sulla malattia che ha colpito le mucche di oltre dieci fattorie olandesi, la questione di una nota marca di bevanda sempre prodotta in Belgio, le vicende relative alla “Mucca pazza” ripropongono in tutti i paesi dell’Unione Europea la questione della “salute pubblica”.
“L’Unione Europea –dicono i dirigenti dell’U.S. Acli - dovrebbe evitare la disparità di applicazione dei vincoli ambientali e sanitari nei vari Paesi determinando così pari garanzie. Analoga questione si è riproposta rispetto al doping, alla circolazione più o meno clandestina di sostanze anabolizzanti nel nostro Paese (vedi anche le indagini portate avanti proprio in questi giorni proprio nel mondo dello sport)”.
Di fronte alle questioni che riguardano la tutela della salute dei cittadini europei, l’Unione europea dovrebbe dare un maggior impulso al processo di armonizzazione delle varie legislazioni nazionali sulle materie inerenti la tutela della salute. Ma, per quanto riguarda il binomio sport e salute, che in larghissima misura investe l’attività della promozione sportiva dell’UNIONE SPORTIVA ACLI, non può risultare non collegata ad una alimentazione sana per una pratica sportiva altrettanto sana. Anzi, proprio in virtù di un maggior consumo di energie fisiche e mentali da parte dei praticanti le attività fisico motorie e sportive, il rischio è ancora maggiore sul piano di una alimentazione con prodotti non affidabili per la tutela della salute.
A tale proposito vale la pena ricordare che l’Art. 32 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Ecco uno dei tanti motivi per i quali è stata avviata una campagna sul tema sport, salute ed alimentazione, che poggia sul presupposto del sostegno concreto ai prodotti affidabili sul piano della qualità biologica e di controlli igienici e sanitari in ogni fase della produzione, del confezionamento e della distribuzione.
Il primo obiettivo da raggiungere è quello di stabilire un rapporto sistematico e durevole nel tempo tra gli utenti dei vari centri, di carattere ricreativo, culturale, sportivo, presenti nel territorio provinciale ed una campagna informativa finalizzata a prevenire i disturbi dell’alimentazione mediante attività informative.
La prima fase del progetto prevede azioni di sensibilizzazione sia dei dirigenti e dei soci dell’UNIONE SPORTIVA ACLI, ma soprattutto degli utenti de gli impianti sportivi, utenti che è possibile quantificare in circa 5.000 persone annue.
Tali utenti possono essere suddivisi in minori che frequentano i centri estivi ricreativi estivi organizzate in collaborazione con i comuni; minori che frequentano i corsi di varie discipline sportive organizzate nei vari impianti; utenti che utilizzano impianti per frequentare sport come calcio, calcio a cinque, tennis e pallavolo; minori che frequentano i corsi di attività motoria tenuti da insegnanti Isef presso le scuole materne ed elementari del territorio e minori delle scuole materne ed elementari del territorio provinciale che frequentano i Centro di educazione ambientale.
Si tratta di azioni di sensibilizzazione che dovranno concretizzasi anche in convegni, seminari di studio e approfondimento sui temi generali ma anche su alcuni aspetti specifici sulla scienza dell’alimentazione in rapporto allo sport, alla cultura ed all’educazione alimentare.
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29/04/2006
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