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A Comunanza si “balla di lavoro”

Comunanza | Il cartellone di Sensi Piceni Teatro propone sabato 22 aprile al Palcongressi “Ballare di lavoro. Storia di migrazione”, uno spettacolo interpretato e diretto da Veronica Cruciani, con Silvia Gallerano, su testi di Renata Ciaravino.

Il cartellone di Sensi Piceni Teatro propone  sabato 22 aprile al Palcongressi di Comunanza “Ballare di lavoro. Storia di migrazione”, uno spettacolo interpretato e diretto da Veronica Cruciani, con Silvia Gallerano, su testi di Renata Ciaravino.

Raccontare il dramma della lontananza, le pene, le buffe o dolorose frustazioni causate dall’emigrazione attraverso un ideale epistolario fra madre e figlia, l’esile filo di parole che tiene unite due donne separate dal destino – la più giovane rimasta a casa, l’altra partita per l’America al seguito del marito – lungo l’arco di alcuni decenni. Una piccola storia privata che le due attrici sanno vivere con rara sensibilità.

«Vincenzo, di Valleluce vicino Cassino, - racconta Veronica Cruciani nelle note di regia- ricorda come suo padre, partito per l’America, diventò ricco suonando il pianoforte con la manovella. Tornato al suo paese in tempo di guerra, con un sacco pieno di soldi, fu costretto a sfollare verso la Calabria e mentre era in viaggio, aiutando una vecchietta ad attraversare il fiume, perse il suo prezioso tesoro. Se la storia è vera oppure no non possiamo saperlo.

Ma sicuramente vero era il bisogno di ritornare al paese avendo fatto fortuna, allora il sacco caduto nel fiume diventa la scusa necessaria da raccontare per giustificare l’insuccesso. In realtà gli emigrati italiani che tornavano ricchi erano pochi Le persone che abbiamo ascoltato, emigrate tra gli anni ‘20 e gli anni ’60, ci raccontano soprattutto storie di lavoro, di sacrifici, dove i soldi risparmiati erano pochi.

Storie di vite svolte tra la casa, quando c’era, e la fabbrica o il cantiere, vissute nell’isolamento dei quartieri-ghetto, microcosmi dove si stava solo fra italiani. Storie in cui si partiva e si girava il mondo vendendo statuine di gesso a forma di gatti, di angeli e madonne. Storie di famiglie spezzettate: i genitori da una parte, i figli dall’altra. I figli emigrati per mantenere i genitori, i genitori emigrati per far vivere meglio i figli. Senza ricongiungimento familiare. Storie che ci sembra di vedere oggi, qui da noi»
 
Informazioni e prevendite: Amat tel. 071/2072439; Provincia di Ascoli tel.  0736/277544, 0736/277557; Amat 071/2072439.

Biglietti on-line www.amat.marche.it <http://www.amat.marche.it/>  oppure www.charta.it <http://www.charta.it/> ; inizio spettacoli ore ore 21,15 

21/04/2006





        
  



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