LUDC in provincia di Macerata: aumentano i consensi anche senza poteri
| MACERATA - La Margherita in provincia di Macerata: tanto potere per . nulla
Il segretario provinciale e consigliere regionale UDC Francesco Massi, esprime grande soddisfazione per il risultato dell’UDC nella Provincia di Macerata che aumenta i propri consensi sensibilmente anche rispetto alle regionali (da 17.000 a 21.000 voti) con un significativo incremento del voto dei giovani.
“Il risultato dell’UDC – afferma Massi - è uniforme su tutto il territorio, ma considero importantissimo che l’aumento si registra anche nella zona costiera (Porto Recanati – Potenza Picena e Civitanova Marche) che presenta ogni anno realtà mutevoli sul piano socio economico e demografico ciò dimostra la capacità della classe dirigente dell’UDC di essere al passo con i tempi e di radicarsi nel territorio con passione e competenza.
In tutti i centri più grandi (Macerata – Tolentino – Recanati – San Severino – Corridonia – Treia – Matelica) caratterizzati da un forte dinamismo produttivo e culturale il partito si conferma e va avanti ancora.
Dunque sottolineo la forza e la presenza dell’UDC nei grandi come nei piccoli centri, nell’entroterra come sulla costa.
Il nostro risultato fa riflettere sui valori del centro e sulla competizione che c’è sempre stata tra la nostra scelta di essere il centro del centrodestra e coloro che hanno promesso e giocato la scommessa di essere il centro del centrosinistra.
Mi riferisco agli amici della Margherita che fanno registrare un consenso lievemente superiore all’UDC in una Provincia in cui insieme al centrosinistra gestiscono una quantità impressionante di “posizioni” e “punti” di potere: Sindaci “Tolentino e Macerata”, Assessori Comunali e Provinciali, Presidenze, Dirigenze, Consulenze, Incarichi professionali di ogni tipo. A che è servito e serve tutto questo? Al consenso no di sicuro! Come non è servito per fare eleggere Sciapichetti l’anno scorso, sacrificato sull’altare dello strapotere DS e per far confermare il Sen. Mario Cavallaro sacrificato sull’altare del potere della Margherita di Fabriano e della Provincia di Ancona.
Pertanto queste situazioni fanno riflettere sul fatto che non sempre l’acquisizione di poltrone e cariche producono consenso e che paga di più la costruzione di una classe dirigente di base presente su tutto il territorio e che sta quotidianamente a contatto con la gente.
Questa situazione – conclude Massi - incoraggia noi dell’UDC a continuare il nostro impegno sul territorio.
“Il risultato dell’UDC – afferma Massi - è uniforme su tutto il territorio, ma considero importantissimo che l’aumento si registra anche nella zona costiera (Porto Recanati – Potenza Picena e Civitanova Marche) che presenta ogni anno realtà mutevoli sul piano socio economico e demografico ciò dimostra la capacità della classe dirigente dell’UDC di essere al passo con i tempi e di radicarsi nel territorio con passione e competenza.
In tutti i centri più grandi (Macerata – Tolentino – Recanati – San Severino – Corridonia – Treia – Matelica) caratterizzati da un forte dinamismo produttivo e culturale il partito si conferma e va avanti ancora.
Dunque sottolineo la forza e la presenza dell’UDC nei grandi come nei piccoli centri, nell’entroterra come sulla costa.
Il nostro risultato fa riflettere sui valori del centro e sulla competizione che c’è sempre stata tra la nostra scelta di essere il centro del centrodestra e coloro che hanno promesso e giocato la scommessa di essere il centro del centrosinistra.
Mi riferisco agli amici della Margherita che fanno registrare un consenso lievemente superiore all’UDC in una Provincia in cui insieme al centrosinistra gestiscono una quantità impressionante di “posizioni” e “punti” di potere: Sindaci “Tolentino e Macerata”, Assessori Comunali e Provinciali, Presidenze, Dirigenze, Consulenze, Incarichi professionali di ogni tipo. A che è servito e serve tutto questo? Al consenso no di sicuro! Come non è servito per fare eleggere Sciapichetti l’anno scorso, sacrificato sull’altare dello strapotere DS e per far confermare il Sen. Mario Cavallaro sacrificato sull’altare del potere della Margherita di Fabriano e della Provincia di Ancona.
Pertanto queste situazioni fanno riflettere sul fatto che non sempre l’acquisizione di poltrone e cariche producono consenso e che paga di più la costruzione di una classe dirigente di base presente su tutto il territorio e che sta quotidianamente a contatto con la gente.
Questa situazione – conclude Massi - incoraggia noi dell’UDC a continuare il nostro impegno sul territorio.
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13/04/2006
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