Prosegue l’attività di contrasto del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, contro il traffico di sostanze stupefacenti. Grazie a due recenti operazioni, sono state tratte agli arresti tre persone, tra cui un immigrato clandestino, e sono stati sequestrati circa 600 grammi di stupefacenti.

La prima azione è terminata la scorsa settimana, con il sequestro di circa 105 grammi di eroina pura e l’arresto di un venticinquenne originario del cosentino e di un clandestino albanese di ventiquattro anni, già colpito da un provvedimento di espulsione coattiva dal territorio dello Stato.

Nel secondo provvedimento, sono stati sequestrati circa 500 grammi di hashish, in possesso di un diciottenne giuliese che, durante l’intercettazione, ha cercato di fuggire a bordo della propria autovettura. Nell’inseguimento ha cercato di disfarsi, dei due “panetti” della sostanza stupefacente, gettandoli dal finestrino dell’auto. Ma gli inseguitori accortisi del tentativo, dopo aver fermato il ragazzo, hanno rinvenuto le confezioni.

Nel corso di entrambe le operazioni, sono stati confiscati anche 720 euro in contanti, cinque telefoni cellulari con relative sim card ed un bilancino elettronico di precisione.

Continuerà sempre più costante e deciso il lavoro del Comando Provinciale, nel tentativo di contrasto ai traffici illeciti, anche in seguito alle recenti direttive di vertice, che mettono in luce come l’attività in questo settore, sia di importanza fondamentale, poiché i traffici illegali, potrebbero espandersi sui mercati leciti dei capitali, dei beni e dei servizi.

L’obiettivo è divenire barriera incessante allo sviluppo dei guadagni prodotti da attività illecite, che registrano ancora considerevoli margini d’entrata. I traffici illeciti inoltre, rappresentano una fonte continua di sostentamento per la criminalità, andando a potenziare le società criminali, mantenendole altamente nocive per il sistema.

Da qui la convinzione delle Fiamme Gialle di perseguire pienamente gli indirizzi espressi, per bloccare alla nascita la proliferazione delle associazioni di radice criminale. A tal proposito il Comando Provinciale, avrà cura di mantenere costantemente elevato il proprio dispositivo di contrasto.