Consulta giovanile
Porto Sant'Elpidio | Il consigliere Putzu (An) polemico: Mi auguro che questo organo funzioni realmente
di Marica De Angelis
E’ di qualche giorno fa la notizia dell’approvazione del nuovo Statuto della Consulta Giovanile, un organo consultivo della Giunta e del Consiglio Comunale che ha come obiettivo la partecipazione democratica dei giovani nella vita politica del territorio.
In una nota, il consigliere comunale Andrea Putzu, che ne ha fortemente voluto l’istituzione, solleva qualche polemica in merito all’operato dell’amministrazione: “Nell’ultimo consiglio comunale è stata votata all’unanimità l’istituzione della nuova consulta giovanile. Dico nuova perché la scorsa consulta, approvata ed istituita nel 1999, di cui io facevo parte, si è rivelata un vero e proprio aborto.
Grazie alla partecipazione attiva di An in commissione Affari istituzionali, Cultura, Politiche Sociali, Politiche Giovanili, dove io ne faccio parte e quindi grazie anche ad alcune modifiche chieste da me proprio nella stessa, è stata approvata in consiglio comunale questa consulta.
Finalmente, dopo 3 anni di governo, l’amministrazione comunale si è decisa nell’istituire una consulta giovanile che dia la possibilità ai giovani della nostra città di partecipare alla politica attiva dando anche loro spazio per esprimere opinioni, organizzare manifestazioni sui temi che riguardano le politiche giovanili. Pur essendo favorevole a questo provvedimento – continua - condanno la scarsa attenzione da parte di codesta amministrazione nei confronti dei giovani; un chiaro esempio è l’assenza di un Assessore alle politiche giovanili a Porto Sant’Elpidio e quindi manca un portavoce in giunta nei confronti delle giovani generazioni.
Sono veramente spiacente che, in consiglio comunale, la sinistra preferisca far eleggere sempre gli stessi marpioni della politica, non dando spazio a figure giovani (come d’altronde ha fatto An), piazzando però figli di qualche politico in qualche ente pubblico.
L’unica cosa che mi rammarica di questa consulta – incalza Putzu - è il metodo con cui i giovani andranno a far parte di questo organo. Dato che verrà usato il metodo di rappresentatività, dove tutti i giovani i quali fanno parte di associazioni possono far parte della consulta ma, se un ragazzo che non fa parte di nessuna di queste volesse candidarsi non può perché, (così dicono) non rappresenta nessuno se non se stesso.
Ed è proprio per questo che ho chiesto al consiglio comunale di apportare questa modifica, risolvendo il tutto inserendo il principio di elettività dove il giovane che prende più preferenze possa far parte della consulta giovanile. Purtroppo questo non è successo ma, voglio augurare a tutti noi che codesto organo funzioni realmente e non per il bene dei partiti ma dei giovani cittadini di Porto Sant’Elpidio”.
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03/02/2006
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