"Dove è finita la nuova Provincia di Ascoli?"
Ascoli Piceno | Brugni: "Occorre svegliarsi, abbiamo già pagato a caro prezzo la mancanza di unità del nostro territorio".
di Massimilliano Brugni *
L'interesse che in questi giorni anima il dibattito politico locale attorno alla possibilità di cambiare il nome alla "nuova " Provincia di Ascoli Piceno spinge a compiere delle opportune riflessioni.
Mentre dal versante fermano l'attività per la costituzione del nuovo ente inizia ad essere spasmodica ed a dare i primi frutti (basta leggere le cronache del fermano), appare purtroppo evidente che l'interesse, da parte ascolana, per l'analisi delle operazioni riguardanti la divisione del territorio e per la conseguente costruzione della nuova Provincia di Ascoli Piceno è ridotto al lumicino.
E', in questa fase delicata, riduttivo ricondurre l'intera problematica riguardante l'ascolano ad un semplice discorso di toponomastica.
Per giustificare tale tesi è necessario rinverdire la memoria e ricordare quanto accaduto nei mesi scorsi, quando tra la soddisfazione generale si era finalmente riunito attorno ad un tavolo il Comitato dei 33 Sindaci del versante ascolano. Grandi proclami e buoni propositi, con la volontà dichiarata di iniziare a stringersi attorno ad un tavolo, gettando le basi per un cammino comune, unendo le varie realtà territoriali che compongono la futura provincia di Ascoli Piceno.
Il Sindaco Celani aveva sottolineato anche l'importanza dell'analisi completa, da parte ascolana, di tutte quelle operazioni relative alla divisione degli interessi provinciali con il Fermano (personale e patrimonio) e soprattutto si era reso disponibile ad un immediato incontro con il Prefetto De Feis e con il Presidente Rossi per analizzare nel dettaglio la questione.
Ma dopo questo risveglio a questo punto virtuale è caduto l'oblio, dall'ascolano nessuno ne ha più parlato, incontri non c'è ne sono mai stati, l'argomento è diventato un tabù e la questione del nome della provincia sembra fumo negli occhi per nascondere ai cittadini le reali problematiche del nostro territorio, in questa delicata fase.
Occorre svegliarsi, abbiamo già pagato a caro prezzo la mancanza di unità del nostro territorio e la creazione della Provincia di Fermo ne è chiara testimonianza,e se il detto sbagliare è umano e perseverare è diabolico è necessario iniziare a portare il discorso riguardante la nuova Provincia verso la giusta via, parlando finalmente dei contenuti, dei progetti futuri.
Una reale simbiosi che unisca nonsolo il Capoluogo con la riviera ma anche la Vallata del Tronto e la zona montana affinchè con l'arrivo del 2009 anno della divisione ufficiale con la provincia di Fermo il nostro territorio arrivi pronto a questa nuovo impegno.
Il Sindaco di Ascoli, quindi,deve urgentemente convocare i suoi interlocutori diretti, spronare gli altri Sindaci ed analizzare le operazioni della divisione degli interessi con Fermo. Solo su queste basi ci potrà essere un futuro per il nostro territorio,altrimenti potremo continuare a dilettarci a parlare per secoli del nome da dare al nuovo ente, ma parleremo di un ente che con questi presupposti nasce morto ancora prima di vedere la luce.
* Consigliere Provinciale - Alleanza Nazionale
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10/02/2006
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