Ferrovie e dintorni
Ascoli Piceno | Dal dibattito promosso da Radio Ascoli proposte e auspici di miglioramento per il trasporto pubblico su ferro. Trenitalia permettendo.
di Stefania Mistichelli
Corse soppresse, materiali fatiscenti, mezzi antidiluviani, orari peggiorativi del servizio, carenza di personale e di infrastrutture, ridimensionamento anche del trasporto merci.
Una situazione che sta interessando tutte le Marche ma soprattutto il suo meridione, che appare ancor più “a margine” delle scelte di Trenitalia.
E se la regione punta i piedi e non rinnova il contratto di servizio, aprendo addirittura una vertenza, dall’altro lato la società nel mirino fa autocritica, accogliendo le richieste delle regioni che richiedono un maggior coinvolgimento nelle scelte strategiche del trasporto su ferro.
A dibattere di questo negli studi di Radio Ascoli, in vista del incontro tra le parti di mercoledì 1 marzo, l’assessore provinciale ai trasporti Ubaldo Maroni e il presidente dell’associazione pendolari dell’Adriatico Luca Abeti, coordinati da conduttori Domenico De Angelis e Alberto Vitelli nell’ambito del programma Noi, Voi e Radio Ascoli.
Intervenuti nel corso della serata di mercoledì scorso attraverso dei contributi pre-registrati anche il presidente della regione Gian Mario Spacca e l’assessore regionale ai trasporti Marcolini. Grande assente la controparte, che chiamata a partecipare al dibattito ha declinato invito.
Tanti gli interventi dei radio-ascoltatori, per un dibattito che ha messo nel paniere tante e urgenti argomentazioni.
Prima fra tutte la piattaforma programmatica messa in piedi dalla giunta regionale per rinnovare il rapporto con Trenitalia, dove sono state accolte, lo stesso Spacca lo assicura, tutte le valutazioni, negative, presentate al presidente da utenti e pendolari.
Pendolari stanchi di viaggiare su treni sporchi, vecchi, in ritardo, dove si congela d’inverno e si soffoca l’estate. “Ma il punto cardine delle nostre richieste – spiega Abeti – verte sulla scomparsa dei treni diretti con le principali città marchigiane”. Infatti attualmente per arrivare, per esempio, ad Ancona si impiega, coincidenze permettendo, circa 2 ore e 10 minuti, quando i tempi, con corse dirette, potrebbero essere quasi dimezzati.
D’altra parte anche la provincia si muove a favore del trasporto pubblico. “Oltre al progetto per l’elettrificazione tra Ascoli e Porto D’Ascoli e lo studio sulla metropolitana di superficie – spiega l’assessore Maroni – abbiamo previsto per il 2006 un abbattimento delle tariffe per gli abbonati al trasporto su ferro, mentre per quanto riguarda la gomma la campagna di promozione ha funzionato, con un incremento del 37% degli abbonati”.
E ancora, sul tavolo del dibattito, il tema dell’integrazione tra bicicletta – treno – autobus. “Partirà una sperimentazione – anticipa Maroni – nelle stazioni di alcuni comuni della provincia per far sì che viaggiatori muniti di biglietto possano prendere la bici e riconsegnarla la sera”.
Infine interessante la proposta di Luca Abeti. Una piattaforma interattiva (sms, mms, numero verde) di monitoraggio del servizio su ferro. “Questa permetterebbe di monitorare costantemente la situazione, dando allo stesso tempo il quadro reale delle esigenze dei pendolari e dei viaggiatori. Un mobility governenent, necessario dato che l’unico monitoraggio oggi esistente è gestito da Trenitalia, con un’evidente distorsione della valutazione del servizio”.
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29/01/2006
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