Saranno svelati domani, nel corso di una conferenza stampa, i nomi delle imprese, tutte locali, che hanno affiancato la Ecoelpidiense nell’aggiudicarsi il 98% delle quote dell’ex-Fim.

Smentito dunque il coinvolgimento della società Adriatica spa nell’operazione.

Resi pubblici domani, anche la cifra esatta della transazione, il nome del socio privato che sarà presidente e i progetti in serbo per l’ex consorzio. Un’anticipazione: si valuterà, indipendentemente dal vincolo della Sovrintendenza ai beni culturali, la possibilità di mantenere la cattedrale.

Massimo Properzi, presidente dell’Ecoelpidiense, si dice molto soddisfatto: “L’ex-Fim finalmente comincia a vedere la luce in fondo al tunnel – commenta – la questione comincia a districarsi e all’Ecoelpidiense va il merito di aver sbloccato la situazione. Un elemento da non sottovalutare è il fatto che possiamo garantire che la bonifica sull’area venga fatta al meglio nell’interesse di tutta la collettività. A questo si aggiunge un discorso di redistribuzione di ricchezza a livello locale, un vantaggio non indifferente specialmente in un momento come questo, in cui si assiste ad una riconversione nel settore socio economico. E’ chiaro che l’ex Fim avrà un ruolo cardine in quest’ottica”.