Di Ruscio: bilancio di un quinquennio di amministrazione
Fermo | Doveva essere un resoconto di fine anno, ma il sindaco ha allargato il tema a tutte le attività a partire dall'elezione nel 2001
di Pierpaolo Pierleoni
Un anno che si chiude, e per la città di Fermo, come per l’intero circondario, una stagione sicuramente intensa e dalle grandi problematiche. Alle porte, un anno ancora più decisivo, con le elezioni amministrative ormai vicine per il capoluogo della quinta provincia marchigiana ed alcuni nodi cruciali da sciogliere, primi tra tutti la riconversione Sadam ed alcune questioni sulla sanità provinciale. L’Amministrazione comunale fermana ha indetto in tarda mattinata una conferenza stampa in Sala Boscoli, al Palazzo dei Priori, per tracciare un bilancio sull’anno appena concluso. In realtà l’incontro è stato incentrato più su un resoconto generale dell’intero quinquennio di governo cittadino. Presente la Giunta al completo, fatta eccezione per l’assessore Iommi per motivi familiari e l’assessore Emiliani per malattia.
“Nel 2001 partivamo da un comparto molto forte produttivamente, e da una Pubblica Amministrazione, intesa in senso lato come servizi ai cittadini, abbastanza debole – ha esordito il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio - Dopo cinque anni vediamo che l’andamento si è capovolto. Abbiamo una macchina pubblica che funziona, a fronte di un settore industriale in netta difficoltà. L’elemento principale, su cui avevamo puntato con forza nel 2001, era l’ottenimento della provincia, una condizione indispensabile per riuscire a realizzare i molti progetti necessari per il territorio. Va anche sottolineato che era dai tempi del sindaco Agnozzi che una Giunta qui a Fermo non arrivava a fine mandato senza alcun assestamento di maggioranza”.
Ruscio ha passato poi in rassegna alcune tra le tematiche più sentite di Fermo e di tutta la nuova provincia, partendo dai rapporti con gli altri organi politici locali. “Spesso si insiste molto sui rapporti conflittuali di questa amministrazione con altri enti, ma i fatti dimostrano che al di là della dialettica politica e di alcuni punti di vista differenti, la collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno e con la Regione sia stata finora fruttuosa”. Sulla sanità, da sempre uno dei punti più spinosi, Di Ruscio aggiunge: “E’ stata fin dall’inizio una strada in salita, ma mi pare che facendo diversi sacrifici, il territorio abbia ottenuto servizi migliori negli ultimi anni. C’è ancora molto da fare, a partire dalla definizione di Area vasta, che come provincia ci spetta, e che comporterebbe una serie di prestazioni fondamentali per il territorio. Abbiamo messo inoltre in cantiere il nuovo ospedale in rete, che costituirà nei prossimi anni una realtà di assoluta rilevanza”.
Un occhio dal primo cittadino anche alle opere pubbliche. “Abbiamo investito 140 milioni di euro in opere pubbliche. Nel 2001 promettemmo di investirne 100 milioni e ci presero per matti, abbiamo superato ampiamente quel livello. Quanto al personale comunale, è calato da 326 a 278 persone, e la spesa da 9 ad 8,9 milioni di euro. Un dato che mi fa piacere, visto l’impegno dell’amministrazione nella promozione culturale, è la crescita del livello di studio: dal 15 al 20% di laureati e dal 40 al 46% i diplomati”. Nel complesso quindi un bilancio di cui la maggioranza fermana va orgogliosa, e che intende presentare come viatico per la rielezione al prossimo mandato.
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29/12/2005
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