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"Quale futuro per la nostra ferrovia?"

Ascoli Piceno | Brugni: "Uniti dall'obiettivo, aldilà dall' appartenenza politica, possiamo partire da un momento di preoccupazione ad un motivo di rilancio e di crescita del territorio".

di Massimilliano Brugni *

Nel corso dell'ultimo Consiglio Provinciale, tra gli altri argomenti, vi è stata la risposta dell'Assessore Maroni alla mia interrogazione riguardante i nuovi orari ferroviari entrati in vigore dall'11 dicembre. Per quanto riguarda, infatti, la stazione di Ascoli Piceno, c'e' stato un cambiamento di orario che prevede l'anticipo del treno 7058 alle ore 06.47 rispetto al vecchio orario che vedeva la partenza alle ore 07.12. Questo cambiamento sta portando estremi disagi ai pendolari che ne usufruiscono.

Infatti con il nuovo orario aumenta il tempo per le coincidenze ed aumentano notevolmente i tempi di percorrenza per raggiungere le principali mete, infatti per arrivare a Macerata si impiegano tre ore mentre per recarsi ad Ancona fino a due ore e venti .

Nella risposta all'interrogazione l'Assessore sottolineando gli sforzi effettuati e nonostante i continui richiami a Trenitalia ed alla Regione Marche ha comunicato che non vi sarà nessun cambiamento rispetto ai nuovi orari.

Tale situazione merita una giusta riflessione per i contraccolpi che il nostro territorio potrà subire.Il dato preoccupante è che tale spostamento di orario arrecherà notevoli disagi ai pendolari, circa sessanta presenze giornaliere per quella corsa che dovranno utilizzare altri mezzi per raggiungere le diverse destinazioni. Alla luce delle voci che ultimamente abbiamo letto nelle cronache regionali dei quotidiani, che vedono la tratta Ascoli_Porto D'Ascoli come uno dei rami secchi da tagliare, aumenta la preoccupazione.

Questi accomodamenti di orario, infatti,a causa dei disagi per i pendolari produrranno un inevitabile riduzione delle presenze sulla linea ascolana e quando da qualche ufficio si analizzeranno i dati sulle presenze si avantaggerà, purtroppo, la posizione di chi ne presuppone il taglio. Non voglio assolutamente utilizzare toni catastrofici, non mi appartengono ma urge una politica coesa dei vari enti amministrativi, a tutti i livelli, per allontare gli spettri di un taglio ed al contrario prospettare una crescita della linea.

Lavorare per la sua elettrificazione, la famosa metropolitana di superficie che permetterà di viaggiare più veloci aumentandone il suo utilizzo sia per i passeggeri sia per il trasporto merci.

Tale ipotesi è stata anche auspicata, in un intervento dei giorni scorsi, dall'Associazione degli Industriali di Ascoli. Occorre coinvolgere nello sforzo anche tutti i Comuni della Vallata che potranno avere solamente giovamento da questa nuova prospettiva per migliorare la viabilità e la fruibilità dell'Ascoli, Porto D'Ascoli.

Uniti dall'obiettivo, indipendentemente dall'appartenenza politica, possiamo partire da un momento di preoccupazione ad un motivo di rilancio e di crescita del territorio per culminare nella definizione della famosa quanto agognata congiunzione ferroviaria con Roma, come anche sottolineato nei giorni scorsi da Agostini.
 
* Consigliere Provinciale Alleanza Nazionale

29/12/2005





        
  



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