Inaugurazione solenne stamattina in via Brunforte a Fermo per la nuova sede della Facoltà di Ingegneria dell'Università Politecnica delle Marche. Ospite d’onore, il ministro della funzione pubblica Mario Baccini, ma oltre a lui quasi tutti i principali attori politici del fermano. Per Fermo, si è trattato della quarta visita in poche settimane da parte di un Ministro del Governo nazionale.

“Ho piacere di essere qui in un giorno di festa per una realizzazione importante – ha esordito il ministro - La rivalutazione di una struttura storica di grande valore è sempre un bene per un territorio. Importante è anche saper comunicare quello che si fa. Realizzare grandi imprese e non renderle pubbliche purtroppo impedisce di percepirne l’autentico valore. La mia presenza qui vuole anche rendere il merito ad una città e ad un territorio dalla storia importante, che si sta muovendo nella direzione giusta. Io colgo ogni volta che posso l’occasione per insistere sull’importanza dello studio e della preparazione. In qualunque settore, una preparazione d’eccellenza è un patrimonio fondamentale per la collettività, quindi onore ad una pubblica amministrazione, intesa come Comune, Provincia, ente universitario, che funziona e realizza obiettivi ambiziosi”.

Prima del ministro Baccini, era toccato a varie autorità, a partire dal sindaco fermano Saturnino Di Ruscio, che ha sottolineato la dimensione di alta cultura che da sempre contraddistingue la città di Fermo. Un saluto anche dal Presidente provinciale Massimo Rossi e dall’Arcivescovo emerito mons. Cleto Bellucci.

La notizia forse più lieta per il fermano arriva però dal magnifico Rettore del Politecnico delle Marche, Marco Pacetti. “Vista la bella giornata e l’atmosfera di festa, vorrei anticipare che dall’anno prossimo Fermo ospiterà anche un ramo della facoltà di Medicina. Nel 2006 sarà attivato un corso per tecnici della prevenzione degli infortuni, un tema purtroppo particolarmente rilevante in questo territorio. Dal 2007 poi, partirà un corso di alta formazione triennale per infermieri. Credo si tratti di una buona notizia”. Supposizione subito confermata dall’intero uditorio dell’Aula Magna, che ha subito risposto con un generoso applauso.