“Quello che ci sentiamo di dire, in particolare ai politici e banchieri è: prima i fatti e poi gli annunci, mentre quello che si continua maggiormente a fare sono parole, parole, polemiche, prese di posizione. Perché sorprendersi poi se si perdono le elezioni i primi e si riduce la fiducia e la credibilità per i secondi?” Questo il commento di Giustino Trincia, vice sgertario generale di Cittadinanzattiva in merito alle numerose vicende che in questi giorni interessando il settore creditizio.

“L’Italia si mantiene tra i paesi europei con maggiore propensione al risparmio”, ha continuato, “ma decine di milioni di risparmiatori italiani davanti alla crisi verticale di credibilità della Banca d’Italia, alla truffa perpetuata dalla BPI (Banca popolare italiana), alle ferite tuttora aperta dei bond Argentina, sono ancora in attesa da oltre due anni di una riforma del risparmio degna di questo nome (negli Usa è stata fatta in 4 mesi) ed in grado di dare elementari garanzie di tutela dei diritti degli unici che ci mettono i soldi, cioè i cittadini risparmiatori.

Nell’immediato le priorità per noi sono quattro.

1. Risarcire davvero quel milione di correntisti della BPI incredibilmente truffati

2. Varare una riforma del risparmio che, come chiediamo da anni, preveda il passaggio del controllo sulla concorrenza all’antitrust; il mandato a termine del Governatore della Banca d’Italia; la profonda revisione di tutto il sistema di incompatibilità e dei controlli a partire dalla composizione dei consigli di amministrazione e dei revisori dei conti; introdurre severe sanzioni sul falso in bilancio

3. Costringere le molte banche che sono restate ferme davanti agli scandali e alle ferite tuttora aperte dei vari bond Argentina, Cirio, Parmalt, ecc. a fare la loro parte in termini di risarcimenti dei danni materiali e morali provocati ai risparmiatori colpiti.

4. Avviare programmi pluriennali di educazione finanziaria di base nei confronti di milioni di persone assolutamente impreparate a gestire in maniera consapevole e responsabile i propri risparmi e la propria situazione previdenziale”.