Morti alla Carbon ancora un mistero
Ascoli Piceno | Filtri di aspirazione acquistati dallazienda negli anni Settanta già modelli vecchi e superati.
Si è tenuta ieri, presieduta dal giudice Rita De Angelis, l’udienza sulle morti di alcuni operai della Sgl Carbon, per la cui causa si sospetta un’intossicazione sull’ambiente di lavoro. Gli epidemiologi Zocchetti e Carle hanno infatti presentato la loro relazione sul probabile legame tra i decessi e la preventiva esposizione dei soggetti alle sostenze Ipa presenti alla Carbon.
Ma nel corso del suo dibattimento il pubblico ministero Umberto Monti ha chiesto che i periti possano prendere in considerazione anche i decessi avvenuti negli anni ’40, mentre fino ad ora le analisi sono state effettuate sui casi relativi al periodo 1950-1990. A suo dire infatti nel decennio precedente si sono verificate alcune morti significative ai fini delle indagini. Gli epidemiologi hanno però ribattuto che l’arco temporale preso in esame è già sufficentemente ampio per ottenere un verdetto sicuro sulla tossicità o meno degli ambienti della Carbon.
Sono poi intervenuti anche due consulenti delle parti civili: Edoardo Bai medico del lavoro della Asl Milano 2 e un consulente dell’Inail. Bai ha rivolto l’attenzione alla pelle degli operai e ha sottolineato come l’esposizione cutanea agli Ipa rappresenti un dato importante non sufficientemente considerato dai periti giudiziari. Il secondo ha invece indicato come i filtri di aspirazione acquistati dall’azienda negli anni Settanta fossero già modelli vecchi e superati. Il caso resta aperto.
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02/12/2005
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Betto Liberati