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Conversazioni con la fotografia: incontro con il filosofo Giulio Giorello.

| MILANO- Primo della serie di incontri coordinati dal filosofo Ferdinando Scianna allo spazio Forma di Milano.

di Francesca Romana Rinaldi



Si è aperta il 13 novembre 2005 a Milano, presso lo spazio Forma, centro internazionale di fotografia, la serie di incontri dedicati alla fotografia raccontata con parole semplici per avvicinare un target sempre più ampio al linguaggio diretto e contemporaneo della fotografia.

Primo ospite è stato il filosofo Giulio Giorello, famoso filosofo e matematico che apparentemente non aveva un rapporto diretto con il mondo della fotografia: in realtà il dibattito è stato molto interessante, pieno di stimoli ed ha dato modo di riflettere su temi profondi e complessi.
Ci si è interrogati sul perché la fotografia non sia stata mai riconosciuta come il linguaggio del xx secolo. Il motivo è che forse non se ne è mai accorto nessuno perché essa è sempre stata sotto gli occhi di tutti: “per quanto è presente, a volte la fotografia diventa addirittura invisibile”.

Si è cercato di dare una definizione di fotografia: “scrittura della luce” o “scrittura con la luce”? Andando in questo modo a sottolineare la fondamentale differenza della presenza/assenza della volontà dell’uomo nella cattura dell’immagine.
Ci si è interrogati sull’influenza che la fotografia esercita sul nostro rapporto con la realtà: lo arricchisce, lo semplifica o forse lo complica?

Una delle cose interessanti che sono state sottolineate durante il dialogo tra Giorello e Scianna è che la fotografia è così apprezzata probabilmente anche perché “riesce ad operare la veridificazione che la nostra grande arbitrarietà di selettori non può fare”. La fotografia è quindi inizialmente “scrittura della luce” perché la realtà si automanifesta. E’ vero infatti che non tutto quello che compare in una fotografia è previsto dalla mente dell’artista: diversamente dal pittore, che aggiunge manualmente ogni elemento, il fotografo seleziona il soggetto ma questo è inevitabilmente accompagnato dalla realtà che lo circonda.
Ma la fotografia diventa nel tempo da ”scrittura della luce“ a “scrittura con la luce”, documentazione partecipata dell’artista, strumento di propaganda e di produzione dell’immaginario collettivo.

Obiettivo di questi incontri è proprio quello di sottolineare l’importanza che il linguaggio fotografico assume oggi nella società contemporanea.

19/12/2005





        
  



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