Bilancio 2005: la qualita ce, la quantita meno
| ANCONA - Luzi: problemi con prezzi e maltempo, ma le imprese agricole hanno imparato a guardare al mercato
“La qualità tiene, la quantità meno, con un vero e proprio crollo per l’olio, ma il tratto più evidente del bilancio 2005 è che le imprese agricole hanno iniziato a guardare con maggiore attenzione al mercato, dopo la Riforma della Politica agricola comunitaria”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, nel tirare le somme dell’annata agricola che si va a concludere.
“Il fatto che i contributi europei non siano più legati al tipo di coltura ma al rispetto di determinati parametri qualitativi e ambientali ha liberato le imprese, spingendole verso le produzioni che il mercato richiede maggiormente - spiega Luzi -, come dimostra la diminuzione del grano duro e l’aumento di quello tenero e dell’orzo. Una scelta sulla quale, comunque, ha pesato anche il costante crollo dei prezzi all’origine. Basti dire che negli anni '80 le aziende ricevevano circa 43mila lire al quintale, mentre ora il grano viene pagato sui 15 euro/q”.
Leggero calo per il vino, che ha patito l’andamento altalenante di fine estate, attestandosi a quota 1.120.000 ettolitri. Rossi e bianchi avranno comunque una buona qualità. Maltempo decisivo anche per l’olio, che le previsioni danno in diminuzione addirittura del 30%. Sostanzialmente stabile l’ortofrutta, che più che dei problemi meteo ha risentito del solito crollo dei prezzi all’origine, mentre scendono leggermente i semi oleosi, anche se per il girasole si punta ora sullo sviluppo delle bioenergie. Una svolta che potrebbe rilanciare una delle produzioni più tradizionali delle campagne marchigiane.
“Lo sviluppo delle colture energetiche rappresenta un’occasione importante per le aziende marchigiane – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, e non a caso con la mobilitazione lanceremo anche una proposta di legge popolare per la promozione della produzione e dell’impiego di biomasse e biocarburanti”. A parte la Riforma e a parte il maltempo, che ha impedito di portare a termine la raccolta in alcune zone dell’Anconetano e del Pesarese, la barbabietola da zucchero ha, infine, fatto segnare un’ottima stagione, con alte rese e una produzione aumentata anche del 30% rispetto allo scorso anno.
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19/12/2005
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