In archivio con grande successo lXI Stage Internazionale del Sassofono
Fermo | Iniziativa proposta dallAssociazione Sassofonosti Italiani in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Pergolesi
Quello del sassofono è’ considerato il suono più simile alla voce umana, capace di sonorità rarefatte, morbide e sensuali; grande cantabilità da un lato, grande virtuosismo e brillantezza dall'altro.
Sia che lo si ascolti in una sala da concerto che in un fumoso jazz club o sul marciapiede di una strada, riesce sempre a comunicare quelle emozioni che nascono dal profondo e che si trasformano in suono.
Nasce da queste caratteristiche la grande passione che tanti giovani e meno giovani hanno per questo luccicante strumento che ha avuto nei giorbi scorsi un momento di particolare risonanza internazionale grazie alla XI edizione dello “Stage Internazionale del Sassofono” che si è tenuta a Fermo sino a domenica scorsa organizzato dell’Associazione Sassofonosti Italiani in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Pergolesi”.
Il direttore Silvia Santarelli ha esternato il suo apprezzamento per questa “...iniziativa di prestigio che fa conoscere in Europa il nostro Conservatorio”.
Ideatore, organizzatore e artefice del successo di questa manifestazione è Massimo Mazzoni, grande sassofonista, nato e cresciuto nel fermano la cui attività artistica lo porta ad esibirsi in ogni parte del mondo. “Sono molto contento di mettere la mia esperienza e il mio lavoro al servizio dei giovani – dice – gli oltre 100 ragazzi provenienti da tutti i Conservatori d’Italia e dall’estero, i 25 docenti e concertisti internazionali che hanno interagito qui a Fermo in questi giorni, hanno trovato stimoli nuovi per crescere nella musica e nel sassofono in particolare. Segno che questo stage è diventato un punto di riferimento ineludibile per i sassofonisti e non solo. Tanti appassionati locali hanno seguito i ben 6 concerti, le rassegne, gli incontri in programma.
“Un’occasione importante –dice con soddisfazione il direttore artistico Massimo Mazzoni - per gli studenti ma anche per gli appassionati di poter ascoltare il meglio della didattica e del concertismo del sax e un proficuo momento di confronto tra le scuole italiane. Un meeting rivelatosi eccellente anche per gli stessi professionisti per scambi didattici e culturali”.
I concerti in particolare hanno avvinto ed entusiasmato il foltissimo pubblico proponendo vari generi nei quali il sax, grazie alla sua straordinaria duttilità, riesce ad esprimersi al meglio.
Da brani classici interpretati da un concertista del calibro Julien Brechet ad un repertorio inedito proposto da un’eccellente “Italian Saxophone Orchestra” diretta da Federico Mondelci, al ‘900 di Vincent David fino fino al jazz di rango con il grande Maurizio Giammarco insieme al Nunzi Bracco Nunzi Trio e il duo Emanuele Cesi (sax)/ Marco Micheli (contrabbasso). Standing ovation infine per l’”Ensemble Italiano di Sassofoni”, composto da Federico Mondelci (sax soprano), Marco Gerboni (sax contralto), Mario Marzi (sax tenore) e Massimo Mazoni (sax baritono).
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19/12/2005
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Betto Liberati