All'Auditorium "Programmazione comunitaria: strategie possibili
San Benedetto del Tronto | Alla Sala Auditorium del Comune lunedì 19 Dicembre 2005.
di Carmine Rozzi
Lunedì 19 Dicembre presso l’Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto avrà luogo Il convegno “ La nuova stagione di Programmazione comunitaria: strategie possibili ” , organizzato dall’Assessorato alle Politiche comunitarie della Provincia. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo per enti, associazioni ed operatori in quanto servirà a delineare orientamenti, scenari e prospettive in vista della programmazione dei fondi comunitari nel periodo 2007-2013.
La Commissione europea individua infatti negli Enti locali i poli di eccellenza territoriale, chiamandoli ad assumere un ruolo propulsore dello sviluppo per i territori di riferimento, guardando alle vocazionalità e opportunità locali, progettando e promuovendo reti di alleanze e di complementarietà con altre città, nei contesti nazionali ed europei.
La questione è quindi come attrezzarsi di fronte di questa sfida/opportunità, considerando che l’urgenza riguarda soprattutto le Province ed i Comuni che dovranno spendere grandi energie progettuali, organizzative e gestionali, per controbilanciare e scongiurare possibili processi di “periferizzazione” derivabili dallo spostamento del baricentro geografico dello spazio europeo, intervenuto con l’allargamento dell’Unione Europea a 25 Stati.
Introdurrà i lavori del convegno Nino Capriotti assessore provinciale alle Politiche Comunitarie ed interverranno, tra gli altri, il presidente della Provincia, Massimo Rossi, il Vice Presidente della Giunta Regionale Luciano Agostini, il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno Enio Gabellieri . I relatori saranno Marco Bellardi, dirigente alla Cooperazione territoriale e allo sviluppo della Regione Marche, Dante Bartolomei , presidente di Asteria e Roberto Giovannozzi dirigente alle Attività Produttive e Politiche Comunitarie della provincia di Ascoli Piceno.
“Il rafforzamento della competitività all’interno dello spazio europeo, nazionale e regionale passa obbligatoriamente attraverso una visione strategica dello sviluppo che sappia individuare e porre a sistema le opportunità e le potenzialità peculiari della Provincia, dei Comuni e dei rispettivi territori, della loro armatura infrastrutturale, del loro capitale sociale e ambientale” ha dichiarato l’assessore Capriotti che ha aggiunto “emerge quindi come la costruzione della visione strategica dello sviluppo dovrà essere il risultato condiviso di un processo di ascolto, di alleanze, di partenariati politici, istituzionali, socio-economici”.
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17/12/2005
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