Presentato lo studio dellArmal sulle nuove Province di Ascoli Piceno e Fermo
Fermo | Il presidente della provincia Massimo Rossi: "I due territori non possono prescindere da una stretta collaborazione che deve trovare immediatamente le sue basi, senza attendere il 2009"
E’ stato presentato nella sala consiliare della Provincia di Ascoli Piceno lo studio economico condotto dall’Agenzia Regionale Marche Lavoro (ARMAL) relativo all’istituzione della nuova Provincia di Fermo ed alla contestuale ridefinizione di quella di Ascoli Piceno.
L’analisi economica condotta dall’ARMAL si divide in due parti: la prima presenta un’analisi di carattere congiunturale e cerca di cogliere la recente evoluzione sia economica che lavorativa nel territorio oltre che individuare le attuali criticità mentre la seconda proietta le dinamiche di medio-lungo periodo sia economiche che demografiche esaminando tutte le variabili coinvolte. Lo scopo di tale indagine, supportata da un’ampia appendice di statistiche, è quella di poter trarne utili indicazioni per affrontare tempestivamente le problematiche dello sviluppo nelle due nuove aree.
I dati, illustrati dal direttore Fabio Montanini, evidenziano un andamento altalenante che negli ultimi tre anni ha penalizzato ulteriormente la nuova provincia ascolana: esiste un serio pericolo di deindustrializzazione, come dimostrano i traslochi di alcune multinazionali e la crisi dell’agroalimentare.
Il Fermano registra invece la sua maggiore criticità nella stretta dipendenza che la sua economia ha nei confronti del settore calzaturiero: nel caso di una crisi del settore la monoproduttività penalizzerebbe gravemente tutta l’economia del territorio.
“I due territori non possono prescindere da una stretta collaborazione che deve trovare immediatamente le sue basi, senza attendere il 2009 - ha dichiarato il presidente Massimo Rossi - Le due province, con particolare riferimento a quella di Ascoli, soffrono di una crisi occupazionale dovuta all’emorragia di posti lavoro a tempo indeterminato che vengono compensati solo dall’assunzione di nuovi precari”.
Dello stesso avviso anche l’assessore Mandozzi. “E’ importante che le due Province collaborino fin da subito realizzando che pur essendo “povere” rispetto alla divisione, restano “ricche” di potenzialità capaci di svilupparsi dalla loro sinergia”.
Il presidente Rossi, prima della chiusura dell’incontro, ha voluto sottolineare l’importanza nei momenti di crisi delle aziende che investono sul capitale umano e che puntano ad innalzare la cultura d’impresa. “In un quadro che appare preoccupante - ha concluso Massimo Rossi - esistono imprese che continuano a crescere e che possono determinare il successo del territorio grazie alla loro flessibilità ed alle professionalità su cui investono”.
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17/12/2005
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